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Perché il licenziamento di Horner è stato ufficializzato solo dopo 2 mesi da Red Bull: cosa è successo

L’addio di Christian Horner alla Red Bull è stato reso pubblico con due mesi di ritardo rispetto al licenziamento deciso a luglio. Alla base, la trattativa per una buonuscita multimilionaria e la definizione delle clausole sul suo futuro in Formula 1.
A cura di Michele Mazzeo
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La Red Bull ha ufficializzato solo il 22 settembre, all'indomani della dominante vittoria di Max Verstappen nella gara di Baku, l'uscita di Christian Horner, nonostante l'ex team principal fosse stato sollevato dall'incarico il 9 luglio. Un ritardo che ha alimentato speculazioni, ma che si spiega con le lunghe trattative tra il manager britannico e l'azienda per definire la buonuscita e i termini del cosiddetto "congedo per giardinaggio".

Il comunicato del team parla di "20 anni leggendari", ricordando i 6 titoli Costruttori e gli 8 Mondiali Piloti conquistati sotto la guida di Horner. Lo stesso manager ha dichiarato: "Guidare la Red Bull Racing è stato un onore e un privilegio… Sono incredibilmente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato come squadra, battendo record e raggiungendo vette che nessuno avrebbe mai creduto possibili e porterò per sempre con me questo ricordo".

La nota diffusa dalla Red Bull sul proprio sito ufficiale oltre due mesi dopo il licenziamento effettivo di Christian Horner.
La nota diffusa dalla Red Bull sul proprio sito ufficiale oltre due mesi dopo il licenziamento effettivo di Christian Horner.

Le cifre della buonuscita monstre che la Red Bull dovrà versare a Horner

Sul pacchetto economico le versioni divergono: secondo Times e Daily Mail l'accordo vale circa 80 milioni di sterline (quasi 92 milioni di euro al cambio attuale), mentre altre fonti parlano di 60 milioni di euro. Una cifra enorme, ma inferiore ai compensi che Horner avrebbe percepito se fosse rimasto legato fino al 2030, come da contratto originario.

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La trattativa ha richiesto settimane di negoziati legali, motivo per cui la nota ufficiale è arrivata solo a settembre. Contestualmente, è stata chiarita la durata delle limitazioni al suo rientro in Formula 1: secondo alcune fonti Horner potrà tornare già nel 2026, altre indicano una possibile finestra libera entro la prossima stagione.

Quando potrà firmare con un altro team: cosa si è deciso sul periodo di gardening

Il nodo principale era proprio la durata del gardening leave, il periodo di inattività forzata per impedire un passaggio immediato a un team rivale con informazioni sensibili. Secondo il De Telegraaf, Horner potrebbe unirsi a una nuova squadra già nella prima metà del 2026 (dal 9 aprile in poi), dopo circa nove mesi dal licenziamento. Altre fonti parlano invece di un rientro più rapido, già prima dell'inizio del campionato della prossima stagione, in base alle clausole definite nell'accordo.

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Questa incertezza spiega perché la Red Bull abbia ritardato l'annuncio: l'uscita ufficiale è stata comunicata solo dopo aver fissato con precisione tempi e limiti che regolano il suo futuro nel Circus.

Futuro ancora in Formula 1 per Christian Horner?

Nonostante i 51 anni e la liquidazione milionaria, Horner non sembra intenzionato a ritirarsi dalla Formula 1. Fonti vicine parlano della possibilità di un ruolo in un altro team, a patto che possa mantenere ampia autonomia gestionale.

Le ipotesi principali sono due:

  • Alpine, oggi in piena riorganizzazione sotto la supervisione di Flavio Briatore. Quest'ultimo ha smentito pubblicamente, ma il rapporto personale tra i due potrebbe aprire spiragli concreti.
  • Aston Martin, con Lawrence Stroll pronto a investire per rafforzare la struttura manageriale.

Non è esclusa una terza via: attendere l'evolversi della stagione 2026, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici e il mercato dei team principal potrebbe esplodere, con diversi sedili dirigenziali in bilico.

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Perché l'annuncio del licenziamento è arrivato dopo due mesi

In definitiva, il ritardo nell'annuncio del licenziamento di Horner è dovuto al bisogno di trovare un compromesso su indennizzo e clausole contrattuali. Solo una volta stabiliti i paletti sul ritorno in pista e la cifra finale della buonuscita, Red Bull ha potuto comunicare ufficialmente la separazione.

Come ha detto l'amministratore delegato Oliver Mintzlaff: "Con il suo instancabile impegno, la sua esperienza, la sua competenza e il suo pensiero innovativo, Horner ha contribuito in modo determinante a far sì che la Red Bull Racing diventasse uno dei team più vincenti e attraenti della Formula 1".  Ora resta da capire quando e con chi Horner sceglierà di ricominciare la sua avventura nel Circus.

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