Perché Hamilton si è sfogato dicendosi “molto deluso” da quello che sta accadendo nelle gare di F1

Lewis Hamilton nel GP del Messico, per la prima volta da pilota Ferrari, aveva grandi ambizioni, legittime considerato il venerdì e il sabato che erano stato eccellenti, con un terzo posto finale nelle Qualifiche, miglior risultato dopo 399 giorni. Però, in gara, è andato tutto storto. Il sogno del podio è svanito e il risultato finale è stato l'ottavo posto, passo del gambero al quadrato per l'inglese che dopo la gara si è lamentato per la sanzione ricevuta e ha denunciato un doppio standard della FIA, che a suo dire non lo tratterebbe come tutti gli altri. Per la seconda volta negli ultimi due Gp di F1 Hamilton è stato penalizzato dai commissari.
Qualifiche super, gara deludente per Hamilton
Il terzo posto delle Qualifiche era un risultato importante, il migliore della stagione per il sette volte campione del mondo che sapeva di avere una bella chance al via, quando però si è trovato chiuso proprio da Leclerc, che non è stato particolarmente tenero. Il monegasco va lungo, supera Norris e lo lascia passare, ma si tiene dietro Hamilton che via radio si lamenta, chiedendo la posizione. Sarebbe stato un nobile gesto, ma Leclerc è rimasto avanti perché lo era alla prima curva.
Hamilton perde terreno, Verstappen si fa sotto. C'è un duello, old style, ruota a ruota, bello, entrambi forzano la mano. Il pilota della Ferrari è andato lungo, facendolo non è passato per una specie di stradina che avrebbe dovuto percorrere, per questo ha subito una penalità di ben dieci secondi: sogno del podio totalmente distrutto.

"Deluso dall'organismo che ci governa"
Il pilota britannico quando si ferma precipita in classifica, recupera qualcosina, ma niente di eccezionale. La parte finale della gara è un pianto, ottavo, senza possibilità di insidiare i piloti che lo precedono. Senza penalità, il podio comunque non sarebbe arrivato, ma di sicuro qualche posizione l'avrebbe recuperata.
Lewis il sorriso non lo avrebbe certo ritrovato con un quinto o un sesto posto, ma quello che è certo che per la seconda delle ultime tre gare Hamilton si becca una penalità, l'altra a Singapore, e stavolta questa penalità non gli è andata giù. Parlando nel ring delle interviste ha detto: "Ultimamente mi sento molto deluso dall'organismo che ci governa. C'è un doppio standard, ed è quello che è".
La penalità nel GP Singapore
Hamilton si lamenta dunque della penalizzazione subita, pensando probabilmente pure a quanto successo in gara, soprattutto al via, dove nel caos, tutti l'hanno passata liscia e poi, poco dopo, solo lui, per un altro episodio, è finito sotto la mannaia degli inflessibili commissari. Il concetto lo ha ribadito anche in un'ulteriore intervista: "Non potevo fare di più, era sporco fuori traiettoria. Ho fatto del mio meglio per entrare in pista in modo sicuro. Io penalizzato, Verstappen no eppure appena prima aveva tagliato anche lui la curva".
Seconda penalità in due gare, stavolta quantomeno l'ha ricevuta in gara e non ha ricevuto così una doccia gelata come a Singapore, quando la sua Ferrari ‘perse' i freni e lui fu ‘costretto' a guidare in modo non convenzionale, facendo arrabbiare Fernando Alonso, che nel finale di quella gara e nel post usò parole terribili per il sette volte campione del mondo rinfocolando la loro rivalità.
In ogni caso, al di là del doppio standard e della sanzione di 10 secondi, parsa onestamente pesante per Hamilton (lo ha detto pure Vasseur che ha fatto capire che cinque secondi sarebbero stati congrui). L'annata di Lewis continua tra alti e bassi. Di sicuro ha preso confidenza con tutto l'ambiente Ferrari e dopo l'estate è riuscito a piazzare qualche piccola zampata, ma il colpo grosso gli manca ancora e chissà se nell'amato Brasile riuscirà a togliersi finalmente una soddisfazione.