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Paradosso Ferrari a Melbourne: come Leclerc e Sainz hanno rovinato la miglior gara della SF-23

Sorpresa paradossale per la Ferrari nel GP d’Australia: due gravi errori dei piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno reso un disastro la gara in cui si è vista la migliore SF-23 del Mondiale di Formula 1 2023.
A cura di Michele Mazzeo
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La gara del GP d'Australia si è chiusa malissimo per la Ferrari che ha dovuto fare i conti un pesantissimo zero che sembra aver definitivamente compromesso il cammino dei due piloti e della stessa scuderia nelle classifiche iridate. Contrariamente a quanto avvenuto nei due precedenti weekend in pista, però la terza corsa del Mondiale di Formula 1 2023 ha riservato anche una paradossale sorpresa alla squadra del Cavallino: il peggior risultato stagionale della stagione è arrivato nel giorno in cui la vituperata SF-23 (che sarà comunque stravolta nelle gare dopo la sosta) ha offerto le migliori prestazioni dell'anno con il problema del degrado gomme con mescola hard che sembra essere stato parzialmente risolto e con gli ingegneri che sembrano finalmente aver imboccato la direzione giusta.

A deludere sul circuito di Melbourne nella corsa vinta dal solito Max Verstappen infatti sono stati i due piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz che nei momenti cruciali hanno commesso due errori marchiani. A rendere disastrosa la giornata della Ferrari ci ha difatti pensato prima Charles Leclerc con un tentativo di sorpasso all'esterno azzardatissimo su Stroll culminato con un contatto che ha fatto finire lui e la sua rossa nella ghiaia quando si era ancora alla terza curva del primo giro. Al netto delle giustificazioni fornite dal pilota ("Stroll di trovava nel mio punto cieco") impossibile non addossare le colpe al 25enne di Monte-Carlo per aver stretto troppo la traiettoria prima di aver completamente superato l'Aston Martin dell'avversario.

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Come se non bastasse, nel caotico finale, anche Carlos Sainz ha gettato alle ortiche quanto di buono fatto fin lì con un errore dettato dalla troppa foga al momento della seconda ripartenza da fermo della giornata. Fino a quel momento, lo spagnolo infatti, sfortunatissimo in occasione della prima sospensione per bandiera rossa (era entrato ai box per il pit-stop un minuto prima che la Direzione di Gara optasse per sospendere la gara), aveva offerto una buona prova rimontando fino alla quarta posizione (effettuando anche un gran sorpasso su Gasly).

Al momento della terza partenza da fermo del GP d'Australia (quella decretata dopo la bandiera rossa esposta in seguito all'incidente di Magnussen) il madrileno ha provato il tutto per cercare di salire sul podio, ma ha esagerato andando a colpire l'Aston Martin di Fernando Alonso e rimediando così quella penalità di cinque secondi che lo ha fatto scivolare al 12° posto nell'ordine d'arrivo, nonostante alla bandiera a scacchi avesse tagliato il traguardo in quarta posizione. Una penalità che lo ha fatto infuriare (come dimostra la sua reazione nell'intervista post-gara in TV) ma che sembra essere giusta, al netto delle discutibilissime decisioni prese dalla Direzione di Gara che hanno comunque deciso a tavolino la classifica finale del GP d'Australia.

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