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Morto Hubert Auriol. Il leggendario pilota francese vinse la Dakar con auto e moto

Il grande Hubert Auriol è morto, aveva 68 anni. Il suo nome sarà per sempre legato a quello della Dakar, ed è curioso pensare che Auriol muore proprio mentre si disputa la corsa che lui ha vinto per primo con le auto e che ha poi vinto anche con le moto. E della Dakar è stato anche direttore. Malato da tempo era stato ricoverato in terapia intensiva dopo essere stato colpito dal Covid.
A cura di Alessio Morra
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Proprio mentre si sta disputando la Dakar è morto Hubert Auriol, che la corsa l'ha vinta sia con le auto che con le moto. E della Dakar il francese era stato anche direttore per conto della Aso, la società che organizza la manifestazione. Auriol, già malato da tempo, era ricoverato in terapia intensiva dopo essere stato trovato positivo al Covid-19. Secondo le prime notizie gli sarebbe stata fatale un'emorragia.

Le imprese con le moto e l'incidente con la Cagiva

Era nato nel 1952 in Etiopia, ad Addis Abeba, e ha legato indissolubilmente il suo nome alla Parigi-Dakar. Auriol è stato il primo a vincerla sia con le auto che con le moto, primato eguagliato da Peterhansel e Roma. Iniziò la sua carriera con le due ruote, vinse due volte nel 1981 e nel 1983 con la BMW, poi sfiorò il tris con la Cagiva nel 1985. Nel 1987 era leader assoluto quando fu costretto al ritiro all'ultima tappa mentre era al comando. Un incidente tremendo, si ruppe entrambe le caviglie.

Auriol ha vinto anche con le auto la Dakar

Non poteva fare a meno della ‘sua' corsa e ci tornò ma sulle quattro ruote e nel 1992 vinse con la Mitsubishi. Due anni più tardi divenne il direttore della Dakar, lo volle la Aso. Ma nel 2006 tornò da corridore alla Dakar, guidando una Isuzu. Nella sua carriera c'è anche un altro grande primato quello ottenuto con Henri Pescarolo, altra leggenda del motorsport, e con Fourticq e Powell. Auriol voleva battere il primato del giro del mondo su aereo a elica che durava dal 1938 ed era dal famoso Howard Hughes. Auriol e soci riuscirono a ottenere quel record, che è ancora imbattuto. Impiegarono 88 ore contro le 91 del primato precedente. Poi si era dedicato al mondo della televisione, prima dell'arrivo della malattia. Aveva 68 anni il francese, che aveva, purtroppo, contratto anche il Covid che lo aveva portato fino alla terapia intensiva.

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