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Il pilota Fausto Gresini morto per Covid a 60 anni

Morto Fausto Gresini, Andrea Iannone: “Abbiamo lavorato e sognato insieme”

Andrea Iannone ha voluto ricordare Fausto Gresini, scomparso nella mattinata di martedì 23 febbraio a 60 anni: “Abbiamo lavorato e sognato insieme, non poteva arrivarmi notizia peggiore”. Subito dopo la squalifica di 18 mesi, ricevuta dalla FIM, Gresini aveva rivolto a Iannone splendide parole: “Gli sono vicino, lo hanno distrutto. Piloti come lui non ce ne sono”
A cura di Alessio Pediglieri
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La morte di Fausto Gresini ha scosso il mondo dello sport in generale e quello dei Motori in particolare. L'ex pilota è scomparso a 60 anni, dopo una lunga lotta con il Covid e dopo aver trascorso quasi tutta la sua vita attorno alle due ruote, prima cavalcandole poi rendendosi protagonista di un nuovo progetto con la ‘Gresini Racing‘. Il dolore e il cordoglio della sua scomparsa non poteva che coinvolgere anche uno degli ultimi piloti sotto di lui, Andrea Iannone che ha voluto ricordare Gresini sulle pagine dei suoi profili social.

"Abbiamo sognato e lavorato, insieme. Non potevo ricevere notizia peggiore: ti porterò sempre nel cuore, Fausto". Queste le parole del pilota italiano che con Gresini gareggiava in Aprilia e che dallo stesso Gresini aveva ricevuto profonde e sentite frasi di supporto all'indomani della condanna che lo aveva escluso per 18 mesi dal mondo dei motori, dopo la convulsa squalifica a seguito della sentenza della disciplinare della FIM, giunta lo scorso aprile 2020.

Una vicenda torbida, nella quale Iannone si è ritrovato coinvolto e punito malgrado la stessa disciplinare avesse riconosciuto l'assunzione involontaria di steroidi da parte del pilota Aprilia, comunque squalificato e che può tornare a gareggiare dal prossimo 16 giugno 2021. Senza Gresini a suo fianco, lo stesso che subito dopo la sentenza appoggiò in tutto e per tutto Iannone: "18 mesi di squalifica, in una decisione ‘strana' anche se non giufico perché non è la mia materia. Ma per un pilota è come dargli l'ergastolo" aveva denunciato il manager dell'Aprilia. "Andrea è un pilota di qualità, sensibile, difficile trovarne altri nel motomondiale. Per noi è un fanno enorme ma il mio pensiero va a lui: non posso immaginare quanto stia soffrendo. Psicologicamente è devastante: era da mesi che lo avevano lasciato nel limbo e adesso esplode la squalifica. Gli stanno compromettendo la carriera".

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