Mercedes spiega la strategia che ha rovinato il GP Monaco di Russell e Kimi Antonelli: “Non ha funzionato”

La doppia sosta obbligatoria avrebbe dovuto portare spettacolo e variabili strategiche nella gara del GP di Monaco della Formula 1 2025. Per la Mercedes, invece, è diventata un boomerang. George Russell e Kimi Antonelli sono rimasti intrappolati in un traffico che li ha condannati fin dalla partenza, chiudendo rispettivamente undicesimo e ultimo, con penalità umilianti, distacchi pesanti, frustrazione e senza nemmeno sfiorare la zona punti.
La scuderia di Brackley ha provato a giocarsi tutto sull'attesa di una Safety Car o di un colpo di scena che non è mai arrivato. Lo ha confermato Toto Wolff, che al termine della gara non ha nascosto l'amarezza per le scelte del muretto: "È finita male. Questa è una gara che si vince o si perde al sabato. Non bastava la strategia per andare a punti. Abbiamo lasciato fuori le macchine, sperando in una Safety Car o in un incidente. Non ha funzionato" ha infatti detto l'austriaco ai microfoni di Sky.

Partiti rispettivamente dalla quattordicesima e quindicesima casella della griglia di partenza, i due piloti Mercedes hanno optato per completare i due pit-stop obbligatori solo nelle battute finali. Una mossa che, senza eventi esterni favorevoli, si è rivelata del tutto inefficace. A peggiorare la situazione ci ha pensato Russell, che nella frustrazione ha tentato una manovra illegale ai danni di Alex Albon alla Chicane del Porto, tagliando la curva per passare. I Commissari FIA non hanno perdonato l'irregolarità e gli hanno comminato un drive-through, una delle penalità più severe previste dal regolamento.
Peggio ancora è andata al 18enne bolognese Kimi Antonelli, che in un finale ormai compromesso si è sacrificato per agevolare Russell, facendo da tappo a chi lo seguiva per proteggerne la posizione. Una tattica estrema e poco utile, considerato l'esito: tre giri di ritardo dal vincitore Norris, eguagliando un dato negativo che mancava in Formula 1 dal GP del Messico del 2021 con l'allora pilota della Haas Nikita Mazepin.

Mercedes si è così ritrovata in balia degli altri, incapace di reagire alle mosse tattiche delle rivali. Diversi team, come Racing Bulls e Williams, hanno saputo sfruttare il regolamento a proprio favore: Liam Lawson ha rallentato volontariamente per favorire Hadjar, mentre Albon e Sainz hanno vicendevolmente fatto lo stesso per aiutarsi, alimentando una gara a tratti artificiosa, dominata dai giochi di squadra.
Nel paddock, non sono mancati i malumori sull'esperimento del doppio pit stop obbligatorio. Toto Wolff ha lasciato intendere che sarà necessario un confronto per rivedere il formato: "Abbiamo provato qualcosa di diverso, ma non ha funzionato. Dobbiamo vedere un evento simile in un altro modo. L'intrattenimento è fantastico, gli sponsor lo amano. C'è tanta gente. La gara è difficile, vediamo se per l'anno prossimo possiamo cambiare qualcosa con le regole".
Una dichiarazione che suona come una bocciatura della novità regolamentare. Il GP di Monaco della Formula 1 2025 si chiude quindi con un bilancio amaro per la Mercedes, incapace di sfruttare la situazione e relegata alle retrovie. E con il campionato che avanza, a Brackley servirà ben più di un cambio di strategia per tornare competitivi.