Marc Marquez trionfa di prepotenza nel corpo a corpo con Bagnaia al Mugello: Pecco mestamente 4°

Marc Marquez è inarrestabile e vince anche il GP Italia. Dopo la rimonta nella Sprint Race di ieri lo spagnolo mostra ancora una volta tutto il suo talento in una situazione difficile, spuntandola nel duello con Bagnaia che sperava di poter trionfare davanti al pubblico di casa: l'italiano è passato in testa con una partenza praticamente perfetta, ma nel corpo a corpo con il suo rivale non riesce ad avere la meglio e a mantenere la posizione.
Per lui il Mugello si trasforma in un mezzo disastro a due giri dalla fine, quando Di Giannantonio lo supera e si prende il suo terzo posto. Pecco è fuori dal podio, dopo aver accarezzato addirittura la vittoria per diversi istanti, e manda già un boccone molto amaro. Marquez torna a vincere in Italia, 11 anni dopo l'ultimo successo.
Il sorpasso decisivo di Marquez su Bagnaia
Il Mugello diventa scenario di una gara bellissima e piena di colpi di scena dall'inizio alla fine. Le sorprese cominciano già all'avvio, con Bagnaia che riesce a prendersi il primo posto: la spunta su Marquez e per oltre un giro e mezzo cerca già la fuga decisiva per comandare la corsa, ma viene fermato all'inizio del secondo giro. Lo spagnolo lo tallona e ingaggia con lui un duello corpo a corpo che non lascia nessuno scampo a Pecco. L'italiano non solo ha la peggio, ma finisce pure al terzo posto dopo il sorpasso di Alex Marquez.
Di Giannantonio si prende il terzo posto
A quel punto gli equilibri cominciano a delinearsi, con Marc e Alex Marquez che si dividono i primi due posti (con il leader del Mondiale che aumenta sempre di più il suo gap) e alle spalle Bagnaia che cerca di non perdere troppo terreno. Ma alle sue spalle ad attenderlo c'è una brutta sorpresa che rovina la sua gara e lo getta giù dal podio: Di Giannantonio si avvicina sempre di più e al penultimo giro mette in scena il sorpasso decisivo per prendersi il terzo posto. Pecco finisce fuori dal podio dopo aver raccolto tante gioie al Mugello negli ultimi tre anni e si accontenta di un misero quarto posto.