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L’incidente di Bezzecchi è spaventoso: moto in fiamme dopo una caduta rovinosa

La carambola è avvenuta nelle terze prove libere alla vigilia del Gran Premio di Valencia. All’altezza della Curva 7 perde il controllo del mezzo e cade in maniera rovinosa. Il veicolo prende fuoco, il pilota italiano sta bene. Ma non sarà l’unico brivido in pista.
A cura di Maurizio De Santis
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Il pilota italiano, Bezzecchi, a terra dopo la caduta. La moto ha preso fuoco.
Il pilota italiano, Bezzecchi, a terra dopo la caduta. La moto ha preso fuoco.

Spaventoso. A guardarlo in diretta fa accapponare la pelle. La sequenza delle immagini che racconta l'incidente in cui è rimasto coinvolto Marco Bezzecchi mette i brividi addosso. È avvenuto durante la terza sessione delle prove libere che precedono il Gran Premio di MotoGp a Valencia, lo sventolio della bandiera rossa ferma tutto. All'altezza della curva 7 il pilota italiano perde il controllo del mezzo e scivola.

Era da poco sceso sul tracciato, stava per ‘lanciarsi', come si dice in gergo, ma qualcosa è andato storto (con ogni probabilità la gomma ancora fredda gli ha creato problemi di stabilità): la caduta è stata rovinosa, viene sbalzato sull'asfalto e per fortuna lontano dal veicolo che saltella sul tracciato poi si adagia su un lato e prende fuoco. È completamente distrutto. "Andava a 250 km/h, è rimasto solo un po' scosso", ha ammesso il responsabile del Team, Uccio Salucci.

La Desmosedici è in fiamme ma il pilota italiano è incolume dopo il ruzzolone sulla pista di Valencia.
La Desmosedici è in fiamme ma il pilota italiano è incolume dopo il ruzzolone sulla pista di Valencia.

Bezzecchi resta illeso. Si alza incolume. Può solo assistere inerme alla scena della sua Desmosedici avvolta dalle fiamme e attendere che arrivino gli steward per i soccorsi e per estinguere le fiamme. Lui stesso si avvicinerà a uno di loro durante la sospensione dei giri per consentire il loro intervento. Poco dopo il centauro del Mooney VR46 tonerà ai box per mettersi in sella a un'altra moto e proseguire la sessione odierna.

Il pilota riminese è un esordiente in MotoGp, è un talento allevato nell'Academy di Valentino Rossi: ad Assen è salito per la prima volta sul podio mentre in Australia e in Malesia ha chiuso in quarta posizione. Finirà di nuovo a terra ma questa volta in curva 6, a testimonianza di quanto il momento sia stato poco felice. Ma il suo non sarà l'unico brivido di questa porzione di giornata.

Va giù anche Nakagami (Honda LCR) in Curva 4 ma senza particolari conseguenze. Grande invece la preoccupazione per Raul Fernandez (KTM Tech3) le cui condizioni, non gravi, sono apparse tali che dopo lo scivolone in quello stesso punto del tracciato è stato necessario il trasporto al centro medico per essere sottoposto a controlli.

A Brad Binder (KTM) va meglio: anche lui fa un capitombolo nella via di fuga ma si rialza subito, senza alcun bisogno di assistenza. Brividi finit? Niente affatto. Tra i protagonisti dei ‘crash' capita anche il nome di Enea Bastianini (Ducati Gresini) in Curva 10.

Alla fine delle terze libere il miglior tempo lo fa registrare Jack Miller (Ducati), davanti a Johann Zarco (Ducati Prima Pramac) e Brad Binder (KTM). Fabio Quartararo (Yamaha) è quinto, Bagnaia (Ducati) nono ma in top 10 della combinata per 64 millesimi. Ne resta fuori Bastianini deve passare attraverso la prima sessione di qualifiche.

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