Lewis Hamilton si emoziona a Imola: “È stato come tornare ai tempi di Michael Schumacher in Ferrari”

Lewis Hamilton ha chiuso la gara del GP di Imola della Formula 1 2025 con un solido quarto posto, risalendo ben otto posizioni rispetto alla partenza. Ma più della prestazione in pista, è stata l'accoglienza del pubblico a lasciare il segno nel cuore del sette volte iridato, alla sua prima gara in Italia da pilota Ferrari.
"Incredibile, davvero. L'energia dei tifosi Ferrari è stata qualcosa di unico. Vedere tutto quel rosso sugli spalti è stato emozionante, mi ha colpito più di quanto potessi immaginare" ha infatti dichiarato visibilmente emozionato nel post gara.Il 40enne di Stevenage ha confessato di non avere aspettative precise sull'atmosfera, ma l'impatto è stato travolgente: "Non avevo idea di cosa mi avrebbe riservato l'atmosfera, ma alla fine credo sia stato uno dei pubblici più numerosi e calorosi che abbia mai visto. È stato speciale sotto ogni punto di vista" ha difatti aggiunto.

Il momento più toccante? Il passaggio davanti alla curva 7, dove una gigantesca bandiera del Cavallino Rampante ha risvegliato vecchi ricordi: "Quando ho visto quella enorme bandiera rossa sventolare, ho avuto un tuffo al cuore. Mi ha riportato alla mente le immagini vintage di quando da ragazzino guardavo Michael Schumacher correre. È stato come tornare indietro nel tempo. È un'esperienza che conserverò per sempre. Mi resterà dentro, è stata una giornata davvero speciale" ha infatti detto il sette volte campione del mondo ricordando i tempi in cui il tedesco, recordman di vittorie sul tracciato imolese, infuocava i cuori dei tifosi della Ferrari.

Sul piano sportivo, Hamilton si è detto sorpreso dai progressi mostrati dalla Ferrari SF-25 in gara dopo un weekend cominciato in salita: "Sinceramente, non pensavo che avremmo potuto chiudere così avanti. Partivamo parecchio indietro, ma la macchina mi ha dato sensazioni fantastiche fin dai primi giri" è stato difatti il suo commento analizzando la corsa ai microfoni di Sky Sport. Fondamentale, a suo dire, il lavoro di squadra e la comunicazione affinata con l'ingegnere di pista Riccardo Adami: "Riccardo è stato eccezionale nel guidarmi in ogni fase della corsa. Abbiamo mantenuto la lucidità anche nei momenti più complessi, sia nella gestione delle strategie che nei pit stop. È stato un lavoro impeccabile da parte di tutti" ha difatti proseguito confermando di fatto che le incomprensioni dei primi GP sembrano essere ormai superate.

Il britannico percepisce segnali concreti di crescita da parte del team di Maranello: "Lo sento davvero, stiamo arrivando. Non è solo una speranza, vedo i segnali concreti. La macchina oggi rispondeva bene in ogni fase, da subito l'ho sentita bene". Unico rimpianto: il tempo a disposizione. "Alla fine speravo ci fosse una manciata di giri extra, perché il podio era lì, a portata di mano", ha infatti concluso Hamilton con un pizzico di rimpianto ma fiducia crescente per il futuro.