Le condizioni di Verstappen alla firma del contratto: “Altrimenti non rispondo nemmeno alla chiamata”

Domenica scorsa a Imola Max Verstappen ha dato un'altra lezione di guida a tutto il lotto dei piloti di Formula 1, prima con un sorpasso impossibile a Oscar Piastri alla partenza, poi martellando la pista con un ritmo impossibile da seguire per i rivali, con buona pace di una McLaren sulla carta miglior macchina del campionato. Adesso il quattro volte campione del mondo è a soli 22 punti nella classifica del Mondiale dall'australiano (con Norris tra i due) e le voci di addio alla Red Bull sono momentaneamente sopite. Del resto chi vuole portarsi a casa Max dal 2026, in primis l'Aston Martin, deve offrirgli non solo un ingaggio mostruoso (oggi guadagna quasi 60 milioni all'anno), ma dire sì alle altre condizioni poste dal pilota olandese per firmare il contratto.

La condizione posta da Verstappen a qualsiasi scuderia lo voglia al volante in Formula 1
Ce n'è una in particolare sulla quale Verstappen non transige, ovvero avere libertà assoluta sulle cose che fa quando non è impegnato in pista con la propria scuderia. Max è chiarissimo quando nell'intervista al De Telegraaf (fatta nel weekend di Imola, prima della corsa) gli ricordano che "alla Red Bull sembra che tu possa fare quello che vuoi, da qualche anno hai ripreso a sciare e la settimana scorsa hai guidato una vettura GT3 al Nürburgring". Senza contare le sessioni di guida virtuale online che lo impegnano per ore e ore, talvolta anche la notte prima di un Gran Premio. Verstappen lo ha fatto anche sabato scorso, dopo le qualifiche del GP dell'Emilia Romagna, partecipando a una gara virtuale con il suo team Redline nel simulatore di guida iRacing (qui sotto il video).
Il campione di Hasselt non è disposto a rinunciare a niente di tutto questo, in qualsiasi squadra vada in futuro: "Anche questo ha un valore? Esatto. E se mai dovessi andare da qualche altra parte, rimarrebbe tutto uguale. Non ho intenzione di limitare queste cose. Altrimenti non rispondo nemmeno alla chiamata, non mi interesserebbe".
Max si vede ancora alla Red Bull: "Questa è l'intenzione, a meno che le cose non vadano davvero in modo strano"
Verstappen fa capire che è molto più probabile che resti alla Red Bull piuttosto che trasferirsi in un'altra scuderia di F1: "Sapete qual è il problema: se aveste davvero la possibilità di scegliere e guardaste solo alle prestazioni, potreste cambiare squadra quasi ogni stagione. Ma ovviamente non è possibile. Se posso dire al 100% che guiderò una Red Bull l'anno prossimo? L'ho sempre detto alla squadra. Questa è l'intenzione. A meno che le cose non vadano davvero in modo strano. Ma questa non è la mia intenzione al momento. Non è un "sì" deciso? Perché voglio vedere come andrà il resto della stagione, o almeno una parte. Che la squadra possa fare grandi passi avanti. Le prossime gare sono molto importanti. Sì, anche per il mio futuro. Non parlo solo del prossimo anno, ma in generale. Credo che tutti in squadra se ne rendano conto".