La stratega di Verstappen svela il retroscena sulla mossa che ha riaperto il Mondiale: “Dicevano: ‘Sei sicura?'”

Nella gara del GP del Qatar della Formula 1 2025, la strategia ha deciso tutto. A Losail, dove la regola dei 25 giri massimi per stint imposta da Pirelli obbligava a due soste certe, il momento cruciale arriva al 7° giro, quando la Safety Car entra in pista per l'incidente tra Hulkenberg e Gasly. Proprio lì, secondo il piano studiato prima della gara, Hannah Schmitz richiama immediatamente ai box Max Verstappen e Yuki Tsunoda.
La mossa risulta vincente perché la McLaren, con entrambe le vetture davanti, decide di restare fuori. Una scelta inspiegabile per quasi tutto il paddock e che permette a Verstappen di ottenere un pit stop "quasi gratuito", lanciandolo verso una vittoria che ribalta la classifica.

Schmitz spiega come ha superato lo scetticismo interno: "Prima della gara avevamo stabilito che quella era la nostra finestra. C'è un tale vantaggio nel fare i pit stop sotto Safety Car… tutti dicevano: ‘Siete sicuri?'. E io rispondevo: ‘Sì, credo proprio di sì!'". Una decisione che ha tolto flessibilità nel secondo stint, ma che ha garantito un vantaggio di tempo impossibile da recuperare.
La stratega riconosce che il comportamento della McLaren sia stato sorprendente e forse condizionato dalle loro Papaya Rules: "Forse volevano trattare i piloti allo stesso modo… e noi eravamo nella posizione di trarne vantaggio". Il riferimento è alla volontà del team di garantire equità totale tra Norris e Piastri anche nei momenti più critici.

Il piano, però, era chiaro: con due stint da 25 giri da gestire e una gara che richiedeva ritmo costante, fermarsi subito era l'unica strada percorribile. La Red Bull aveva già previsto lo scenario e Schmitz non ha esitato: "Era ovvio che dovessimo farlo. Ho capito subito che era la cosa giusta". Una sicurezza che il team ha premiato anche sul podio, scegliendo lei per ritirare il trofeo costruttori.
Il dopo gara ha confermato l'impatto della scelta: Verstappen ha ammesso che non si aspettava di vincere, evidenziando quanto l'errore McLaren sia stato decisivo: "Un altro? Sì. Hanno perso l'intera opportunità". Con il successo di Losail, l'olandese si porta a 396 punti, a −12 dalla vetta occupata da Lando Norris, con Piastri terzo a quota 392.

A Yas Marina tutto è ancora aperto: Norris deve solo finire sul podio per essere campione, mentre Verstappen deve vincere sperando che il britannico resti fuori dai primi tre. Una lotta che la chiamata di Schmitz ha reso possibile, confermando ancora una volta il ruolo cruciale della sua mente strategica nelle imprese della Red Bull.