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La McLaren fa una sorprendente rivelazione dopo la vittoria di Norris in Ungheria: “Non ci credevamo”

Il trionfo di Lando Norris all’Hungaroring è arrivato grazie a una strategia che la McLaren non riteneva possibile. Andrea Stella spiega come una scelta obbligata dalla gara si sia trasformata nella mossa decisiva, con un duello finale ad alta tensione con Oscar Piastri.
A cura di Michele Mazzeo
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La McLaren di Lando Norris è salita sul gradino più alto del podio a Budapest con una strategia che, alla vigilia, non era nemmeno sul tavolo. La vittoria del pilota britannico nella gara del Gran Premio d'Ungheria della Formula 1 2025 è arrivata grazie a una sola sosta, scelta non pianificata e maturata giro dopo giro, fino a trasformarsi nella chiave del trionfo.

"La nostra strategia di base oggi era una strategia a due soste. Non pensavamo che una sola sosta fosse possibile", ha ammesso il team principal Andrea Stella. L'idea iniziale era di puntare con Oscar Piastri su due pit-stop per attaccare il leader della gara Charles Leclerc (poi crollato nel finale a causa di improvvisi problemi alla sua Ferrari), ma l'errore in partenza del 25enne di Bristol e l'aria sporca dietro George Russell hanno aperto uno scenario inatteso.

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Norris ha prolungato lo stint sulle medie fino al 32° giro, mantenendo un ritmo competitivo. "Merito di Lando, che è riuscito a mettere insieme settori e tempi sul giro molto buoni con pneumatici relativamente usati", ha spiegato Stella. A quel punto il team ha iniziato a credere che la strategia "impossibile" potesse funzionare.

Il britannico ha poi resistito agli attacchi finali del compagno di squadra Oscar Piastri, che nel secondo stint su gomme più fresche aveva recuperato fino a portarsi a pochi decimi di secondo nei giri conclusivi. L'australiano ha tentato l'affondo al penultimo giro alla curva 1, bloccando però le ruote per evitare di centrare in pieno la vettura gemella e combinare un disastro per il team di Woking. "Avremmo potuto fare la stessa cosa di Lando? Credo che questa sia la domanda a cui non so rispondere", ha detto Piastri.

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Per Norris, questa è stata la prima vittoria con una strategia alternativa non dettata da Safety Car. "Io in realtà contavo più su una Safety Car o una Virtual Safety Car o qualcosa del genere che mi rimettesse in gioco. Non avevo molte speranze di lottare con Oscar fino alla fine, ma poi è successo. È stato ancora meglio", ha ammesso.

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Il successo in Ungheria vale la nona vittoria in carriera e riduce a nove punti il gap in classifica da Piastri. "Non si è mai perfetti in gara, ma credo che questa sia stata la cosa più vicina alla perfezione", ha commentato il CEO Zak Brown, esaltando la quarta doppietta consecutiva della McLaren. Una vittoria costruita giro dopo giro, nata da un imprevisto e trasformata in mossa vincente. Proprio quando la McLaren, e probabilmente anche lo stesso Lando Norris, "non ci credeva".

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