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La Formula 1 non dimentica Abu Dhabi, la FIA apre al clamoroso licenziamento: “È una possibilità”

Alcuni team hanno chiesto di nuovo alla FIA il licenziamento di Michael Masi mentre prosegue l’incertezza sul futuro di Lewis Hamilton: tutti attendono risposte per quanto avvenuto nel finale del GP di Abu Dhabi che ha deciso il Mondiale di Formula 1 2021. Per questo a poche settimane dall’inizio della nuova stagione la Federazione apre pubblicamente ad un possibile clamoroso ribaltone nella direzione di gara F1.
A cura di Michele Mazzeo
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Sono passati 47 giorni dal concitato GP di Abu Dhabi che ha deciso il Mondiale 2021 e mancano poche settimane all'inizio della nuova stagione, ma nel paddock della Formula 1 nessuno sembra aver ancora dimenticato ciò che è avvenuto nei giri finali della corsa di Yas Marina.

Certamente non lo ha fatto Lewis Hamilton che ancora oggi è barricato dietro un impenetrabile silenzio in attesa di avere una risposta da parte della FIA riguardo alla controversa decisione presa dal direttore di gara Michael Masi ad Abu Dhabi che ha di fatto permesso a Verstappen di superarlo e strappagli il titolo iridato a una manciata di chilometri dal traguardo. Una risposta a cui il sette volte campione del mondo avrebbe anche legato la scelta di ritirarsi immediatamente dalla F1 o correre anche nel 2022. Non lo hanno dimenticato neanche alcuni team, Mercedes in testa, che di recente avrebbero chiesto nuovamente il licenziamento immediato dell'australiano che, secondo il loro pensiero riportato dalla BBC, dopo quanto accaduto nell'ultimo gran premio della passata stagione non avrebbe più la credibilità necessaria per svolgere un compito così delicato.

Non sembrano dunque esser bastati i provvedimenti presi fin qui dalla nuova governance della FIA guidata dal neopresidente Mohammed Ben Sulayem per placare gli animi nel paddock e far sì che vi sia un approccio sereno all'ormai imminente Mondiale 2022. Michael Masi e Nikolas Tombazis, ritenuti i principali responsabili del caos generatosi ad Abu Dhabi, sono stati infatti estromessi dal nuovo organigramma federale. Inoltre, per dare ulteriori risposte in merito, la stessa Federazione Internazionale ha creato una Commissione d'inchiesta ad hoc chiamata ad indagare su ciò che è accaduto nei giri finali della corsa di Yas Marina che però rivelerà le risultanze di tali indagini solo a ridosso dell'inizio del prossimo campionato di Formula 1, quando ormai quindi sarà impossibile cambiare.

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La FIA si attendeva che con questi provvedimenti e con il passare del tempo le ricusazioni nei confronti di Michael Masi e l'interesse per quanto avvenuto ad Abu Dhabi scemassero, ma così non è stato come dimostra la recentissima richiesta fatta da alcuni team e il fatto che il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton non abbia ancora sciolto le riserve sul suo ritiro o sull'eventuale partecipazione al prossimo Mondiale. Pertanto, come avevamo anticipato negli scorsi giorni, in Federazione si stava cercando una soluzione che mettesse tutti d'accordo. A quel punto la più probabile sembrava essere quella di confermare Michael Masi come direttore di gara anche nella prossima stagione affiancandogli però un uomo di esperienza che goda della stima dei team (l'ex direttore di gara del DTM Niels Wittich, uomo molto gradito a Mercedes, era in cima alla lista).

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Neanche questa soluzione sembra però calmare gli animi nel paddock in vista del nuovo Mondiale di Formula 1 come dimostra il fatto che il segretario generale della FIA per gli sport motoristici, nonché uomo a capo della Commissione federale che indaga sul GP di Abu Dhabi, si è trovato costretto ad ammettere che si sta prendendo in considerazione l'ipotesi di avere un nuovo direttore di gara in F1 nel campionato 2022:

"Michael (Masi, ndr) ha fatto un ottimo lavoro in molti modi. Gliel'abbiamo detto. Ma c'è anche la possibilità che ci possa essere un nuovo direttore di gara – ha infatti dichiarato Peter Bayer in un'intervista rilasciata al giornalista austriaco Gerhard Kuntschick –. Stiamo anche valutando la divisione dei vari compiti del direttore di gara, che è anche direttore sportivo, sicurezza e delegato di pista. E ciò era semplicemente troppo. Questi ruoli saranno divisi tra più persone. Questo ridurrà l'onere per il direttore di gara. In futuro – ha infine concluso il segretario generale della FIA –, il direttore di gara potrà concentrarsi solo sul suo compito e non sarà più distratto". Parole, quelle di Bayer, che aprono dunque ad un possibile licenziamento di Michael Masi, cosa che prima di oggi non sembrava essere presa in considerazione dalla Federazione.

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