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Jorge Martin piange tra le braccia della fidanzata al GP d’Ungheria: “Martinator è tornato, forse”

Lo spagnolo protagonista di una rimonta eccezionale: scattato dalla 16ª posizione in griglia ha chiuso ai piedi del podio: “Mi sono emozionato molto con la mia ragazza perché abbiamo attraversato momenti difficili per tutto quello che è successo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Jorge Martin ha chiuso al quarto posto il Gran Premio d'Ungheria di MotoGp e, una volta rientrato nel paddock, è scoppiato a piangere per l'emozione. Sono successe tante cose nelle ultime settimane: ha perfino rischiato la morte per l'incidente in Qatar che gli aveva procurato 11 fratture alle costole e un pneumotorace. "Non sai mai cosa succederà", dice raccontando delle sue gesta sul circuito del Balaton Park a tre gare da quando è rientrato dopo la lunga assenza. Poi esclama, carico di fiducia: "Martinator is back, è tornato… forse".

Meglio non lasciarsi prendere troppo dall'euforia ma adesso che sembra aver ritrovato il feeling con l'Aprilia, condotta dalla 16ª posizione in griglia fino ai piedi del podio, girando più veloce anche del compagno di team, Bezzecchi (giunto terzo), non ce la fa più. È sopraffatto dalla lacrime, lascia che scorrano buttando fuori tutto quel magone che aveva dentro. Sta bene, è libero. Ha capito che ce la può fare a risalite al livello che gli aveva permesso di conquistare il titolo di campione iridato.

L'abbraccio con la fidanzata: "Abbiamo attraversato momenti difficili"

Lo spagnolo ha ricevuto un'accoglienza festosa nel box. "Grazie, Fabiano", dice al direttore tecnico che lo tiene stretto a sé e gli sussurra parole d'incoraggiamento: "Stai tornando". E lui aggiunge: "Grazie a tutti, ragazzi… bellissimo Gran Premio". poi si concede alla sua famiglia, al padre e alla fidanzata.

"Mi sentivo come se avessi vinto – ha ammesso dopo la grande prestazione sull'asfalto magiaro -. Poi mi sono emozionato molto con la mia ragazza perché abbiamo attraversato momenti difficili. Sono molto contento per la mia squadra, la mia famiglia e i miei compagni… per tutti coloro che hanno sofferto tutto insieme a me. So che posso fare ancora meglio perché il potenziale è molto, molto alto".

Il racconto di una rimonta entusiasmante al Gp d'Ungheria

Jorge Martin era stato risucchiato le posizioni più arretrate della griglia di partenza. Dalla 16ª casella è tutto più difficile ma lo spagnolo s'è spinto oltre ogni più rosea previsione. Ha guadagnato una decina di posizioni in meno di due giri e piazzandosi sesto in una rimonta eccezionale. Ha poi staccato anche Luca Marini e Franco Morbidelli, concludendo al quarto posto, registrando un tempo anche più veloce del suo compagno di squadra, Marco Bezzecchi.

"Ero certo della mia strategia di partenza – ha aggiunto Martin -. Soprattutto nelle prime due curve, dove ho superato tre o quattro piloti l'uno in fila all'altro. Poi mi sono fidato del mio istinto perché non puoi calcolare tutto e non sai mai cosa succederà dopo. Alla curva 5 ne ho superati due, alla curva 9 un altro, alla curva 15 ho passato Pecco Bagnaia … Alla fine ho capito che stavo per agganciare anche Marco (Bezzecchi, ndr), ho dato il massimo".

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