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Il team radio di Verstappen ad Abu Dhabi fa commuovere tutti: Lambiase inconsolabile al muretto Red Bull

Dopo la vittoria di Abu Dhabi e il Mondiale sfumato, il team radio tra Max Verstappen e Gianpiero Lambiase ha emozionato il paddock: l’ingegnere di pista si lascia andare alle lacrime al muretto.
A cura di Michele Mazzeo
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Max Verstappen ha fatto tutto quello che poteva ad Abu Dhabi. Pole position, vittoria e una gara controllata dal primo all'ultimo giro non sono però bastati per difendere il numero uno: il Mondiale F1 2025 è andato a Lando Norris per appena due punti. Eppure, a Yas Marina, il momento che ha colpito più di ogni dato sportivo è arrivato dopo la bandiera a scacchi, via radio.

Al termine della corsa, Verstappen si è trovato a consolare il suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase, visibilmente emozionato al muretto Red Bull. Un'immagine insolita, ma rivelatrice di una stagione pesante, complessa, vissuta tutta in rincorsa dopo una prima parte difficile e un titolo iridato sfumato alla fine per soltanto due lunghezze di ritardo da un Norris che, sfruttando al meglio la stratosferica McLaren, ha comunque meritato il successo.

Il team radio di Verstappen dopo aver perso il titolo iridato per 2 punti

Il team radio è diretto e autentico. Lambiase, travolto dal momento, dice a Verstappen: "Max hai dato tutto. Puoi essere davvero orgoglioso amico. Tieni la testa alta".

La risposta del pilota olandese è immediata e racconta il senso di quell'abbraccio a distanza: "Abbiamo dimostrato quello che siamo anche questa gara. Per quello fatto nella seconda metà di stagione possiamo solo essere davvero orgogliosi. Quindi non devi essere troppo deluso, io non lo sono affatto. Sono davvero orgoglioso di tutti, non molliamo mai".

Perché Lambiase si è emozionato

Non è solo il titolo sfumato ad aver scosso Gianpiero Lambiase, figura centrale nel box Red Bull dal 2016 e voce costante nelle cuffie di Verstappen. La stagione 2025 è stata complicata anche sul piano personale: l'ingegnere britannico ha dovuto saltare alcune gare nei primi mesi dell’anno, lasciando temporaneamente il muretto ("È stato un anno molto duro per lui, ma non voglio entrare troppo nei dettagli" ha chiosato a riguardo dopo la corsa l'olandese)  Rientrato nel momento più delicato della rimonta, ha accompagnato Verstappen in una seconda parte di campionato quasi perfetta, culminata con otto vittorie stagionali.

Per questo le lacrime di Abu Dhabi, secondo quanto detto a riguardo dal team principal Laurent Mekies, non sarebbero figlie di un addio imminente o di tensioni interne, ma della somma di pressione, fatica e orgoglio. Verstappen stesso lo ha spiegato a fine gara, sottolineando il valore umano del rapporto: "È il mio ingegnere di pista, ma lo considero anche un amico".

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Il simbolo della Red Bull che non molla

Il titolo perso non ha cancellato il senso della riscossa Red Bull. Dalla pausa estiva in poi, Verstappen è sempre andato a podio, recuperando oltre cento punti in classifica e arrivando fino all'ultima gara con una chance reale. In quel percorso, Lambiase è stato il riferimento silenzioso al muretto, gestendo strategia, pressione e un contesto tecnico tutt'altro che semplice.

Il team radio di Abu Dhabi diventa così la sintesi emotiva di tutto il 2025 Red Bull: una vittoria che non basta, un Mondiale perso di misura e un legame pilota-ingegnere che resiste oltre i risultati. Non un pianto di sconfitta, ma la chiusura di un capitolo durissimo.

A Yas Marina il titolo è cambiato, ma la scena che resta è quella di Verstappen che solleva Lambiase con le parole, mentre al muretto qualcuno, per una volta, smette di essere solo un ingegnere e si concede di essere umano.

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