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Hamilton prova una mossa disperata per soffiare il podio a Leclerc: la Ferrari lo obbliga a fermarsi

Nel GP d’Austria della Formula 1 2025 Lewis Hamilton è stato protagonista di un acceso team radio con il suo ingegnere Riccardo Adami. L’inglese avrebbe voluto restare in pista per tentare l’assalto al podio, ma il muretto Ferrari lo ha richiamato con decisione, privilegiando la strategia di squadra e blindando terzo e quarto posto.
A cura di Michele Mazzeo
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Il bilancio della gara del Gran Premio d'Austria della Formula 1 2025 sorride alla Ferrari, che torna a casa con il podio di Charles Leclerc, il quarto posto di Lewis Hamilton e la conferma che gli aggiornamenti tecnici introdotti sulla SF-25, a partire dal nuovo fondo, stanno dando i primi frutti. Ma il risultato in pista è stato accompagnato da un episodio che ha fatto discutere: il team radio infuocato tra Hamilton e il suo ingegnere Riccardo Adami durante la fase cruciale della gara.

Tutto è successo nel momento del secondo pit-stop, intorno al giro 50. Le due McLaren erano ormai lanciate verso la doppietta, con Norris e Piastri in gestione, mentre Leclerc occupava la terza posizione, staccato e fuori dalla portata delle monoposto inglesi. Dopo la sosta del monegasco, Hamilton si è ritrovato provvisoriamente terzo e ha provato a difendere quella posizione con le gomme usate.

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A quel punto dal box è arrivato l'ordine di fermarsi, ma il sette volte iridato non era per nulla convinto. "Il mio ritmo è davvero pessimo? Perché le gomme vanno bene", ha comunicato via radio, cercando di prolungare lo stint. Adami però è stato chiaro: "Box ora per avere una gara più veloce, gara ottimale".

Hamilton ha insistito, chiedendo quanti giri mancassero e ribadendo di non volersi fermare. "Le mie gomme vanno bene, posso allungare? Quanti giri mancano?", ha chiesto. Adami gli riferisce che mancano 20 tornate al termine e lo invita nuovamente a fermarsi ai box ma il sette volte campione del mondo insiste: "Io non voglio fermarmi! Mancano solo 20 giri". A quel punto arriva la risposta perentoria dell'ingegnere Ferrari: "Box Lewis!". Hamilton capisce che non c'è margine, si arrende e si ferma ai box per il pit-stop rientrando poi in pista alle spalle di Leclerc.

Dietro questo scambio teso si nasconde una diversa lettura della gara. Hamilton avrebbe voluto provare il tutto per tutto, restando fuori e tentando di tenersi dietro Leclerc nel finale, nonostante la differenza di gomme. Sarebbe stata una mossa rischiosa, probabilmente poco efficace, ma da vero campione avrebbe voluto provarci. Dal canto suo, il muretto Ferrari ha preferito non correre rischi, ordinando la sosta per congelare il terzo e quarto posto, evitando duelli interni che avrebbero potuto mettere a repentaglio un risultato comunque positivo.

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Al termine della gara, i toni si sono subito rasserenati. Riccardo Adami si è congratulato con il pilota: "P4. Gara complessivamente buona. Ottimo lavoro". Hamilton ha risposto con sportività, lodando l'impegno del team: "Ottimo lavoro, ragazzi. Che weekend fantastico e che risultato fantastico per noi. Sono davvero orgoglioso di voi. Continuiamo a spingere. Oggi non avevo il ritmo giusto, dobbiamo trovare una soluzione. Grazie comunque". Un dialogo chiuso ancora una volta dall'ingegnere, che ha sottolineato: "Il passo era quello. Penso che ci siano molte cose da gestire, ma affronteremo tutto insieme e continueremo a impegnarci".

Anche Jerome D'Ambrosio, team principal Ferrari per un giorno al posto dell'assente Fred Vasseur, si è congratulato con Hamilton: "Lewis, gara fantastica, gara davvero fantastica. Gran weekend", ha detto nel giro di rientro. "Grazie amico", la risposta del britannico.

La Ferrari torna da Spielberg con fiducia: la macchina migliora, i piloti sono competitivi e – al netto di qualche frizione – la squadra lavora compatta per crescere. La convivenza Hamilton-Leclerc è sotto osservazione, ma intanto porta punti e risultati.

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