Hamilton ha sfiorato la tragedia ad Austin: “Sono riuscito a evitarla per un pelo”. Cos’è successo

La buona stella di Lewis Hamilton si chiama Halo, il cui nome non a caso in inglese significa "aureola". È stato infatti il dispositivo di sicurezza introdotto in Formula 1 per proteggere la testa del pilota da detriti, rottami o impatti durante le corse a salvare letteralmente il 40enne campione inglese da conseguenze probabilmente gravissime durante l'incidente che ha coinvolto più vetture alla partenza della Sprint Race del GP delle Americhe ad Austin. "Sono riuscito a evitare il dramma alla curva 1, per un pelo", ha detto poi Hamilton dopo aver concluso al quarto posto il ‘mini GP' del sabato.
Cos'è successo alla partenza del GP delle Americhe: Hamilton salvato dall'Halo
La partenza della Sprint negli USA ha registrato subito un clamoroso incidente che ha visto uscire assieme le due McLaren di Piastri e Norris, convolgendo anche Alonso e Hulkenberg. Le immagini della camera car della Ferrari SF-25 di Hamilton sono spaventose: si vede nitidamente un pezzo di fibra di carbonio, staccatosi dal groviglio di macchine davanti a lui, schizzare impazzito verso il capo del sette volte campione del mondo.
L'impatto di quella enorme scheggia – diventata un proiettile mortale – sul pilota della Ferrari, sia pure protetto dal casco, avrebbe quasi sicuramente innescato una tragedia. Fortunatamente per Hamilton, da qualche anno sulle monoposto di Formula 1 è montato l'Halo, che ha ‘parato' il pezzo di vettura sparatogli addosso, consentendogli di continuare la corsa senza problemi.

Cos'è l'Halo, il dispositivo di sicurezza sulle vetture della Formula 1
L'Halo è una struttura in titanio a forma di arco, installata sopra la testa del pilota. È ancorato a tre punti sul telaio della vettura: uno davanti al volante e due dietro il pilota, ai lati dell'abitacolo. È progettato per resistere a forze enormi, fino a 12 tonnellate. Il dispositivo di sicurezza è stato introdotto ufficialmente nella stagione 2018 di Formula 1 per aumentare la sicurezza dei piloti, dopo anni di studi e test, anche a seguito di incidenti gravi e fatali (come quelli di Jules Bianchi in F1 nel 2014 e di Henry Surtees in F2 nel 2009).
All'inizio, molti tifosi, piloti e team erano contrari per motivi estetici o perché pensavano potesse limitare la visibilità. Tuttavia diversi episodi successivi hanno dimostrato che l'Halo ha salvato la vita a numerosi piloti, come Romain Grosjean nel GP del Bahrain nel 2020 e lo stesso Lewis Hamilton a Monza nel 2021. Adesso lo stesso campione britannico ha un altro motivo per ringraziare il sistema salva vita.
Hamilton sa di averla scampata: "Sono riuscito a evitare il dramma"
Parlando dopo la gara, Hamilton ha ammesso di essere stato fortunato a evitare che accadesse qualcosa di peggio: "Sono riuscito a evitare il dramma alla curva 1, per un pelo. Non ho posizionato la mia auto particolarmente bene. Ho visto Alonso all'interno, quindi mi sono spostato un po' a destra e ho lasciato la porta aperta a Charles. C'è ancora molto da migliorare. Per il resto l'inizio è stato buono". Stasera Lewis partirà dalla quinta piazzola in griglia nel Gran Premio delle Americhe, con l'arrembante Max Verstappen in pole.