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Formula Uno, l’Austria nella storia: debutta il Gran Premio della Stiria

A pochi giorni dalla vittoria della Mercedes di Valtteri Bottas, il semaforo verde tornerà ad accendersi sul circuito del Red Bull Ring. Rispetto al precedente appuntamento, questa volta il GP d’Austria si chiamerà però Gran Premio della Stiria in onore della regione dove è situato l’autodromo austriaco.
A cura di Alberto Pucci
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Mentre si attende l'annuncio ufficiale dell'introduzione del secondo Gran Premio italiano del Mugello, che si dovrebbe correre il prossimo 13 Settembre ad una settimana esatta dopo l'appuntamento ‘classico' di Monza, l'Austria è pronta ad accogliere per la seconda volta consecutiva il grande circus della Formula Uno. Dopo la vittoria della Mercedes di Bottas, che ha preceduto la rossa di Leclerc, le porte del circuito del Red Bull Ring si riapriranno questa volta per il Gran Premio della Stiria: in programma domenica prossima, 15 luglio, con semaforo verde fissato per le 15.10 e con diretta televisiva su Sky Sport F1.

La prima volta del GP della Stiria

Nonostante la città sia la stessa (Spielberg), questa volta il GP d'Austria prenderà il nome della regione dove verrà nuovamente disputato. Situato nel sud-est dell'Austria, e da sempre metà di molti turisti per i suoi suggestivi paesaggi naturalistici, questo particolare ‘land' austriaco entrerà dunque per la prima volta nella storia della Formula Uno: esattamente come Scarperia e San Piero, il comune dove è ubicato il circuito del Mugello e dove si correrà probabilmente il secondo appuntamento italiano, ribattezzato per l'occasione Gran Premio della Toscana.

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I precedenti casi di doppio Gran Premio

Il suggestivo dato statistico non è però una novità assoluta per il mondo della massima competizione automobilistica. In passato ci sono infatti già stati casi di doppio Gran Premio nella stessa nazione e stagione. Basti pensare agli appuntamenti italiani di Monza e Imola oppure a quelli di Hockenheim e Nurburgring e a quelli negli Stati Uniti, dove nel 1982 i team scesero in pista addirittura sui tre circuiti di Long Beach, Detroit e Las Vegas: eventi che, però, sono sempre stati messi in calendario con nomi alternativi e mai semplicemente ribattezzati con nomi come ad esempio GP d'Italia 1 e GP d'Italia 2.

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