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Fanno vedere a Vasseur il video di Leclerc che demolisce il progetto Ferrari: reazione impacciata

A Imola va in scena il peggior weekend stagionale della Ferrari: fuori entrambe le SF-25 in Q2, Leclerc attacca duramente il progetto tecnico, Vasseur replica in diretta ma non si assume tutte le responsabilità. Clima teso in casa Maranello.A Imola va in scena il peggior weekend stagionale della Ferrari: fuori entrambe le SF-25 in Q2, Leclerc attacca duramente il progetto tecnico, Vasseur replica in diretta ma non si assume tutte le responsabilità. Clima teso in casa Maranello.
A cura di Michele Mazzeo
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Il primo Gran Premio di casa della Mondiale di Formula 1 2025 si trasforma in un incubo per la Ferrari. Sul circuito di Imola, nelle qualifiche del GP dell'Emilia Romagna, la Rossa sprofonda: Charles Leclerc e Lewis Hamilton eliminati in Q2, partiranno rispettivamente undicesimo e dodicesimo. Una débâcle totale, peggiore persino di quella di Miami. Ma a differenza di quanto accaduto in Florida, nel paddock romagnolo scoppia la tensione tra pilota e team principal.

In casa Ferrari si evita di parlare di giustificazioni, ma il rimpallo di responsabilità è evidente. Frederic Vasseur si presenta ai microfoni e riconosce le difficoltà, ma l'analisi si trasforma presto in un esercizio di equilibri dialettici: "È quasi un copia-incolla di quello che è successo due settimane fa a Miami, non siamo riusciti a migliorare con il set di gomme nuove ed abbiamo fatto il giro veloce con il primo set della Q2. Perché? Se lo sapessimo, avremmo già risolto, però è vero che è una situazione strana".

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Il vero momento di rottura arriva però in diretta, quando a Vasseur viene mostrato lo sfogo di Leclerc al termine delle qualifiche: quel "Puoi cambiare le gomme ma la macchina non va perché, come dico da un po', la verità è che il potenziale non c'è" detto da un avvilito monegasco, sempre ai microfoni di Sky, subito dopo la cocente eliminazione in Q2. Il team principal resta spiazzato, e la sua reazione è goffa. Prova a ricomporre il quadro, ma la risposta lascia trasparire un evidente disagio interno:

"Diciamo che tra il problema della finestra delle gomme e il potenziale della macchina oggi è stato 50% e 50%: perché se avessimo fatto tutto bene probabilmente oggi saremmo arrivati quarto e quinto. L'esecuzione è il 50% del potenziale e l'esecuzione non è stata giusta, perché noi dobbiamo far esprimere la macchina per quello che è il suo valore e oggi non è successo – ha difatti detto scaricando di fatto metà delle responsabilità al lavoro svolto da piloti e team in pista a Imola –. Eravamo quinti o sesti con le gomme usate nel primo set. Questo significa che eravamo in grado di ripetere il risultato e non ci siamo riusciti: questo significa che l'esecuzione non è stata buona, ma non è buono neanche il potenziale, perché l'obiettivo non è essere quinti o sesti. È una questione di equilibrio tra le due cose, non è soltanto una che prevale sull'altra: sia l'esecuzione che il potenziale mancano" ha quindi aggiunto il manager transalpino. Una dichiarazione che, di fatto, ridistribuisce il peso del fallimento su tutti i reparti, piloti compresi. Ma è chiaro che l'ambizione iniziale della SF-25, dopo i test pre-stagionali, è ormai lontana anni luce.

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Infine, a chi gli chiede se gli aggiornamenti portati a Maranello abbiano funzionato, Vasseur taglia corto con un'amara autocritica: "Se dico di sì, allora sono uno stupido se si vede quello che abbiamo fatto oggi. Oggi però credo che le Aston Martin siano le uniche che hanno fatto tutte le qualifiche con le gomme medie e alla fine hanno chiuso quinti, quindi c'è stato qualcosa di insolito". Il bilancio del sabato di Imola, però, è fin troppo chiaro: la Ferrari è in crisi tecnica e gestionale, e il malcontento comincia a emergere in maniera sempre più pubblica. A Leclerc non basta più il silenzio. E a Vasseur non bastano più le mezze ammissioni.

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