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F1 2020 GP d’Austria, ‘furbata’ Red Bull: Honda a lavoro su aggiornamenti durante la sosta per Covid

All’esordio nel Mondiale 2020 di Formula 1 nel GP d’Austria la Red Bull si presenterà con un grande vantaggio su Ferrari e Mercedes. Un cavillo regolamentare ha infatti permesso alla fornitrice di motori Honda di lavorare sugli aggiornamenti mentre le altre case sono state fermate a causa del coronavirus.
A cura di Michele Mazzeo
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Un cavillo regolamentare consentirà alla Red Bull di cominciare il Mondiale 2020 di Formula 1 con un grande vantaggio rispetto alle avversarie. Nel GP d'Austria la scuderia austriaca potrà infatti disporre di un aggiornamento completo delle proprie monoposto. Sia i piloti del team principale, Max Verstappen e Alexander Albon, che quelli del team satellite Alpha Tauri, Daniil Kvyat e Pierre Gasly, nel debutto di Spielberg, sul circuito di casa, avranno a disposizione un pacchetto aerodinamico migliorato, nonché un nuovo motore Honda con più potenza, rispetto a quello visto e provato nei test prestagionali di Barcellona.

GP d'Austria: Red Bull con un nuovo motore potenziato

Non sarà però lo stesso per i piloti di Ferrari, Mercedes e le altre scuderie non motorizzate dal colosso giapponese che non hanno potuto completare i lavori di evoluzione sulle proprie monoposto a causa della sosta forzata dall'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus (qui gli aggiornamenti con le ultime notizie sulla situazione in Italia e nel resto del mondo). Uno stop che nelle intenzioni degli organizzatori del Mondiale non avrebbe dovuto favorire nessun team e che invece si è trasformato in un grande vantaggio per la Red Bull.

Aggiornamenti: Ferrari e Mercedes ‘fermate' dal Covid 19

A regalare questo vantaggio alla casa austriaca con sede nel Regno Unito è stata la Honda e un cavillo presente nel documento creato da Fia e  F1 per regolamentare lo stop del Mondiale a causa della pandemia di coronavirus. Un vuoto nel regolamento sportivo che è stato sfruttato dal fornitore di motori giapponese. Il comma 10 dell'articolo 21 in tema di sosta nel lavoro di sviluppo sulle monoposto, infatti, dice testualmente  "Verrà fatta un'eccezione per le fabbriche con sede nei paesi in cui la legge e / o i sindacati impongono periodi di chiusura diversi. In tal caso, tali fabbriche possono sostituire alcuni giorni del periodo di chiusura con periodi imposti localmente. Produttori di motori interessati da ciò, devono fare una dichiarazione alla FIA in modo che il loro personale non sia autorizzato ad andare a lavorare nel paese che non è chiuso durante questi periodi".

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Honda e cavillo nel regolamento favoriscono la Red Bull

Alla luce di ciò la Honda, con sede in Giappone (Paese in cui non è stato necessario il lockdown per contenere la diffusione del coronavirus)  ha scelto di posticipare il periodo di chiusura delle fabbriche a causa di COVID-19 per il futuro e di conseguenza, è stata in grado di far evolvere il suo motore  con le nuove specifiche che ne hanno migliorato sia la potenza che l'affidabilità. Non è ancora noto quale sarà il guadagno effettivo che la RB16 avrà in pista sul Red Bull Ring, ma di certo nel prossimo week end nel GP d'Austria partirà con un vantaggio non indifferente su Mercedes e Ferrari che porteranno sì qualche aggiornamento ma non così cospicuo come quello che avranno a disposizione Red Bull e Alpha Tauri.

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