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Ecclestone sospetta una subdola congiura in McLaren per far perdere Piastri: “Qualcuno lo ha frenato”

Bernie Ecclestone lancia accuse pesanti alla McLaren: secondo l’ex boss F1, il team di Woking starebbe ostacolando Oscar Piastri per favorire Lando Norris nella corsa al titolo mondiale 2025.
A cura di Michele Mazzeo
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La lotta per il titolo mondiale di Formula 1 2025 si è trasformata in un affare interno alla McLaren, e a soffiare sul fuoco arriva Bernie Ecclestone. L'ex patron della F1 ha insinuato che dentro il team di Woking si stia consumando una sorta di congiura silenziosa per spingere Lando Norris verso il titolo, frenando in modo deliberato il compagno di squadra Oscar Piastri.

Il britannico, intervistato da sport.de e RTL/ntv, ha espresso un sospetto che da settimane circola nel paddock: "All'inizio della stagione Piastri era nettamente più veloce, ma poi qualcuno o qualcosa lo ha frenato. Non so se sia la McLaren o altro". Una frase che riassume il pensiero di molti osservatori, secondo cui le scelte strategiche e le dinamiche interne del team papaya stiano penalizzando il giovane australiano.

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Dopo una prima parte di stagione dominata da Piastri, con cinque vittorie nelle prime nove gare, si è vissuto un momento di alternanza al vertice tra i due piloti McLaren, poi qualche frizione tra i due, episodi sfortunati e altre vicissitudini occorse all'inglese hanno permesso all'australiano di scavare un importante solco in classifica. Quando tutto sembrava ormai indirizzato verso il primo trionfo del 24enne di Melbourne, ecco però che, oltre alla rinascita di Verstappen (che a Zandvoort aveva 104 punti di distacco dalla vetta mentre adesso soltanto 36), è arrivata anche la reazione di Norris finito abbondantemente davanti al compagno per cinque GP consecutivi fino al trionfo in Messico che lo ha riportato in vetta alla classifica per un solo punto. Un ribaltamento improvviso, che ha alimentato i sospetti di favoritismi e decisioni "pilotate" dall'interno del box.

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Ecclestone, che conosce bene le logiche dei team, non ha dubbi sul motivo: "Mi sembra evidente che la McLaren preferisca Norris. Ha più carisma, sa stare davanti alle telecamere, piace ai media. È meglio per l'immagine della squadra". Un'analisi che affonda nelle ragioni commerciali e di marketing: Norris, volto simbolo del brand McLaren e idolo britannico, rappresenta un patrimonio mediatico prezioso per il team, storicamente legato ai suoi piloti inglesi.

Dall'altra parte, Piastri appare sempre più isolato. Dopo gli ordini di scuderia di Monza (dove dovette cedere la posizione al compagno in seguito ad un pit stop lento) e il contatto di Singapore, l'australiano avrebbe perso fiducia nel team. Le sue recenti difficoltà in pista, unite alla sensazione di non essere sostenuto in modo equo, hanno rafforzato l'idea di una spaccatura interna difficile da ricomporre.

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Ecclestone parla apertamente di un pilota "frustrato e stanco delle regole della papaya", esasperato da decisioni che sembrano privilegiare sempre Norris. Eppure, nonostante le polemiche, la McLaren continua a ribadire la propria neutralità, sostenendo che entrambi i piloti siano liberi di correre senza ordini di squadra.

Il finale di stagione promette scintille: quattro gare, un punto di differenza e un ambiente sempre più teso. Mentre McLaren sogna il suo primo titolo piloti dal 2008, l'ex boss del Circus scommette su un epilogo sorprendente: "Penso che Max vincerà di nuovo. Ha qualcosa di speciale, una qualità straordinaria". Un pronostico che suona come un monito: se davvero in McLaren qualcuno sta frenando Piastri, il rischio è che la congiura non solo gli tolga il titolo, ma lo consegni direttamente nelle mani di Verstappen.

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