Diego Costa dà un pessimo esempio in un match giovanile: reazione violenta, caos in campo
I calciatori di esperienza dovrebbero dare il buon esempio. Non è stato decisamente questo il caso di Diego Costa, che a quasi 36 anni ha dimostrato di non aver limato il suo carattere spigoloso. Il centravanti ispano-brasiliano si è lasciato andare ad un raputs di rabbia durante un match con le Giovanili del suo Gremio, costatogli l'espulsione. Tutto è nato da un intervento un po' troppo veemente di un giovane avversario.
Perché Diego Costa è stato espulso in un match giovanile del Gremio
A Costa reduce da un periodo di forma non troppo positivo, è stato concesso di giocare con l'Under 20 della squadra brasiliana. Un'occasione per permettergli di mettere nelle gambe minuti importanti, e che invece ha preso una brutta piega. Diego Costa non ha gradito un intervento in ritardo di un giovane calciatore della Juventude, che non si è fermato nonostante l'ex di Chelsea e Atletico Madrid avesse passato il pallone. Ecco allora che l'ex nazionale spagnolo si è prontamente rialzato lanciandosi all'inseguimento dell'autore del fallo. Dopo aver afferrato il ragazzo per il collo ha iniziato a spintonarlo.
Reazione violenta di Diego Costa, rosso diretto
Gli animi si sono surriscaldati e si è creato un capannello di uomini intorno all'arbitro che a fatica è riuscito a riportare la situazione alla normalità. Cartellino rosso per Diego Costa letteralmente incontenibile. Nessuno avrebbe immaginato ad un epilogo del genere per il centravanti che ora dovrà restare fermo ai box per un numero di giornate che dipenderà ovviamente dal referto arbitrale.
Aumenta dunque il bottino di sfide in cui il calciatore è rimasto fermo ai box, più di 40 partite. La letteratura inerente al calciatore che in passato fu accostato anche a club italiani, è lunghissima. Tante le situazioni al limite, con la fama di bad boy consacratasi in Premier League dove ha inanellato squalifiche su squalifiche. Le cose non sono cambiate anche in Spagna e in Brasile per un giocatore che nemmeno nel finale di carriera riesce a trovare pace.