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Coronavirus, MotoGP, FIM: “Poche chance per Austin. Lavoriamo per salvare l’intero Mondiale 2020”

Il presidente della Federazione Internazionale, Jorge Viegas, conferma che al momento ci sono pochissime possibilità di correre ad Austin il 5 aprile e avanza varie ipotesi per salvare il Mondiale MotoGP messo a serio rischio dalla diffusione del Coronavirus: tra le idee al vaglio della FIM e della Dorna ci sono tracciati “alternativi” come Portimao, gare a porte chiuse, due GP nello stesso circuito, e anche prolungare la stagione fino al 2021.
A cura di Michele Mazzeo
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La MotoGP inizia a pensare a soluzioni alternative per evitare che l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus partita dalla Cina ma propagatasi poi anche in Italia e in tanti altri Paesi (qui gli aggiornamenti con tutte le ultime notizie in tempo reale) metta in discussione la disputa dell’intero campionato Mondiale 2020.

Viegas, presidente FIM: “Pochissime chance di correre ad Austin il 5 aprile”

Dopo l’annullamento del primo appuntamento in Qatar della classe regina del Motomondiale (si è corso invece in Moto2 e Moto3) e aver posticipato al 4 ottobre (anticipando la gara di Aragon) il GP della Thailandia, anche il GP delle Americhe di Austin, in Texas, in programma il prossimo 5 aprile, infatti, come aveva già anticipato qualche giorno fa Loris Capirossirischia di essere annullato o rinviato. “In questo momento ci sono pochissime possibilità di correre ad Austin, lo sapremo alla fine di questa settimana” ha infatti dichiarato il presidente della Federazione Internazionale, Jorge Viegas all’emittente “Catalunya Radio”.

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Salva-MotoGP 2020: le ipotesi al vaglio della Dorna e della FIM

Ed è stato lo stesso numero uno della FIM a confermare che insieme alla Dorna si stanno vagliando varie possibili alternative per salvare un campionato di MotoGP seriamente minacciato dal CoVid-19: “Se dovremo estendere il campionato fino al gennaio 2021 per completare le 20 gare, lo faremo senza esitazione” ha detto infatti alla radio catalana Viegas che ha poi continuato “Non siamo chiusi a nessuna alternativa e consideriamo tutte le possibilità. Da correre su circuiti che non sono in calendario, come Portimao o Estoril, o persino tenere due gare sullo stesso circuito per un fine settimana (Sepang?, ndr)”.

Parole che dunque danno qualche rassicurazione in più sulla possibilità di disputare il Mondiale 2020 di MotoGP ma come ha detto in conclusione del suo intervento lo stesso presidente della Federazione Internazionale: “Le cose si evolvono così rapidamente che non possiamo ancora dire nulla di concreto”.

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