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Charles Leclerc amareggiato a Singapore: “Se la Mercedes fa la pole, noi non abbiamo scuse”

Ferrari sotto le aspettative nelle Qualifiche del GP Singapore. Molto rammaricati Hamilton e Leclerc: “Non so più cosa dire, ho una macchina difficile da guidare”.
A cura di Alessio Morra
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Questa volta erano delusi tutti e due. Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno guidato entrambi alla grande, ma hanno chiuso sesto e settimo, e non se l'aspettavano. O meglio, forse se l'aspettavano pure ma dall'immaginazione alla realtà il passo è sempre notevole. La Mercedes che soffriva il caldo lì dove caldo e umidità l'ha fatta da padrona, a Singapore, ha fatto la pole, la Red Bull ormai è tornata stabilmente tra le prime. Sono migliorate entrambe. La Ferrari è invece sempre la stessa. Tutto fermo, immobile con la frustrazione che ora la fa da padrona per due campioni veri che non riescono a capire e di sicuro non ce la fanno più a vedere gli altri sfrecciare.

Leclerc: "Non so più cosa dire"

Leclerc ha fatto molta fatica stavolta a Singapore, anche nelle Qualifiche. La sua espressione era tutto un programma al termine delle Qualifiche. La modifica delle altezza è stata determinante nell'andamento del sabato della Rossa. Ma il rammarico va oltre, perché la Ferrari non migliora, mentre chi era dietro qualche gara fa ora è stabilmente davanti: "Questa è una macchina difficile da guidare. Questo è stato un weekend difficilissimo, sin dalle Fp1. Abbiamo fatto delle modifiche, abbiamo fatto una modifica per forza e abbiamo faticato tanto. C'è sempre una spiegazione se abbiamo faticato tanto. Se la Mercedes deve faticare sul caldo e invece la mette in pole, non abbiamo scuse. Non so più cosa dire. La macchina era davvero difficile da guidare".

Hamilton: "Dobbiamo discuterne con calma"

Lewis ha guidato benissimo, è stato praticamente perfetto e dopo l'inizio ha pure fiutato un weekend old style. E invece no. Sesto posto. Sì, davanti a Leclerc, ma a Hamilton gli sposta poco. Parlando con Sky dopo le Qualifiche ha espresso il suo pensiero. Le sue parole all'apparenza sembrano criptiche, ma non è così: "Per tutto il weekend mi sono sentito bene in macchina. Nel Q1 sono andato forte, pensavo di poter lottare per le prime posizioni. In generale il modo in cui viene svolto il programma, le gomme, l'attesa della pit-lane, le temperature, usare una gomma o meno, non permettono di ottimizzare la sessione. Ne parleremo, dobbiamo discuterne con calma. Tutti stanno lavorando nel miglior modo possibile. Ma dobbiamo capire pure cosa stanno facendo gli altri".

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