Bagnaia a un passo dalla squalifica a Motegi per la Ducati fumante: cosa l’ha salvato dall’atroce beffa

Il GP del Giappone della MotoGP 2025 di Francesco Bagnaia è stato a un passo dal tramutarsi in una clamorosa beffa. A nove giri dalla bandiera a scacchi, la Ducati Desmosedici GP25 del piemontese ha iniziato a emettere sbuffi di fumo azzurro, proprio mentre stava comandando la gara senza particolari preoccupazioni.
Una scena che ha fatto scattare il panico ai box e temere la bandiera nera e arancione: se si fosse trattato di una perdita d'olio in pista, la direzione gara avrebbe costretto Pecco al ritiro immediato.
Il fumo sulla GP25 di Bagnaia e il terrore per una sanguinosa squalifica
Nei box Ducati l'agitazione era evidente, con Gigi Dall'Igna e Davide Tardozzi costretti a vivere minuti di tensione, mentre un commissario FIM entrava nel garage per valutare la situazione.
La verità è emersa solo dopo: non si trattava di una rottura al motore, ma di un trafilaggio d'olio finito nello scarico (una lievissima perdita da un componente meccanico dovuta in genere ad una guarnizione danneggiata, usurata o mal installata), che ha generato la fumata senza però mettere a rischio gli altri piloti.

Perché Bagnaia non è stato squalificato a Motegi
In condizioni normali, la fuoriuscita di liquidi dalla moto avrebbe significato squalifica certa. Stavolta invece il fumo non era legato a un guasto strutturale: "Sapevamo cosa fosse successo e che la moto sarebbe arrivata al traguardo. Non è mai bello vedere una moto che fuma, ma la quantità di olio (fuoriuscita, ndr) era davvero limitata", ha spiegato Dall'Igna.
Lo stesso Bagnaia ha raccontato di non essersi accorto di nulla: "Negli ultimi giri mi sembrava di uscire un po' più piano dalle curve, ma non capivo. Ci mancava solo che mi avessero squalificato… non l'avrei presa molto bene", ha detto con un sorriso.

Evitata la clamorosa beffa per Bagnaia: una vittoria che sa di rinascita
Scampato il rischio, Pecco ha potuto completare il suo capolavoro a Motegi, centrando la pole e la Sprint al sabato e la gara lunga alla domenica. Un ritorno alla vittoria che mancava da Austin e che arriva dopo un periodo di crisi profonda. "Sapevo che se mi avessero messo nelle condizioni giuste sarei stato davanti. Questa ne è la conferma", ha sottolineato.
Il successo giapponese ha ridato morale al campione in carica e a tutta Ducati, che nello stesso giorno ha celebrato anche il nono titolo mondiale di Marc Marquez, secondo al traguardo e aritmeticamente campione della MotoGP 2025.

Ducati in festa, ma resta un enigma
Per Bagnaia la gioia resta accompagnata da un interrogativo tecnico: cosa abbia causato realmente quel problema resta da chiarire. Sarà ora compito degli ingegneri Ducati capire perché la moto numero #63 sia arrivata a un passo dal ko tecnico.
Quello che resta, però, è l'immagine di un Pecco finalmente di nuovo vincente, capace di evitare la beffa più clamorosa e di rilanciarsi dopo mesi difficilissimi.