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Nizzolo spezza la maledizione del secondo posto al Giro d’Italia: “Ma il mio valore non cambia”

Giacomo Nizzolo ha vinto la 13cesima tappa del Giro d’Italia da Ravenna a Verona. Lo ha fatto in volata battendo Affini e Sagan allo sprint e conquistando la prima vittoria in carriera nella corsa rosa dopo aver raccolto ben 16 piazzamenti (tra cui anche 5 terzi posti). “E pensare che all’inizio della gara avrei scommesso sul secondo posto…”.
A cura di Maurizio De Santis
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La maledizione del secondo posto è spezzata. La prima vittoria di Giacomo Nizzolo al Giro d'Italia da arriva nella tredicesima tappa (Ravenna-Verona) dopo ben 16 piazzamenti (tra cui anche cinque terzi posti). Un successo conquistato in volata, quando al traguardo mancavano una ventina di metri, battendo Edoardo Affini e Peter Sagan, mentre la maglia ciclamino resta sulle spalle del colombiano, Bernal.

Al campione italiano ed europeo in carica mancava solo l'acuto nella corsa rosa e per scaramanzia, prima della partenza, s'era lasciato sfuggire un ironico "punto al secondo posto…". Dissimulare gli ha portato fortuna e, scherzi a parte, è stato lo stesso ciclista milanese a raccontare le fasi salienti della gara.

Nel finale sono partito lungo perché non volevo restare bloccato in gruppo – ha ammesso ai microfoni di Eurosport –  e puntavo a fare la volata nel modo migliore. Quando Affini è scattato, non ho potuto fare altro che seguirlo e cercare di passarlo quanto prima possibile. Questo successo significa veramente tantissimo per me anche se non cambia il mio valore di corridore.

Tonfi e trionfi: alla gioia del corridore milanese da fa contraltare l'amarezza di Elia Viviani: ha chiuso solo in nona posizione (davanti a Groenewegen) a margine di una gara che ci teneva a vincere anche per festeggiare la nomina di portabandiera dell’Italia alle prossime Olimpiadi nel Sol Levante.

In classifica generale è sempre Bernal a dominare, nessuno sembra in grado di fermarne la marcia verso la vittoria e si prepara alla salita dello Zoncolan (una delle frazione tradizionalmente più dure e sfiancanti del percorso): "È stata una tappa abbastanza tranquilla, il gruppo ha riposato un po' – ha ammesso il leader del Giro d'Italia – ma domani sarà dura. Da adesso in poi le tappe faranno tanta differenza e anche domani, sullo Zoncolan, ci sarà battaglia".

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