L’atroce beffa per Edoardo Affini: primo alla crono del Tour per tre ore, davanti a Evenepoel e Pogacar

L'Italia a Tour de France continua a fare la propria comparsa, senza acuti particolari per una compagnia azzurra ridotta all'osso in una Grande Boucle dove comunque qualche tentativo di prendersi la ribalta c'è stato. Prima, Milan beffato al traguardo da Melier, ora Edoardo Affini che nella crono straripante di Evenepoel e del gigante Pogacar ha impressionato, chiudendo sul podio prendendosi un risultato importante, il terzo posto. Ma per ben tre ore è rimasto il migliore in assoluto, cullando anche il sogno più grande poi svanito quando i due campionissimi sono scesi in strada.
La prova a crono di Affini: per tre ore sulla hot seat
Edoardo Affini è stato tra i migliori nella quinta tappa del Tour de France 2025, la cronometro di 33 chilometri da Caen a Caen che ha ribaltato la classifica generale e dettato nuove gerarchie, all'insegna do Pogacar ovviamente. Il portacolori della Visma | Lease a Bike è stato autore di una prova a suo modo straordinaria, dove è stato tra i primi ad affrontare i 33 chilometri in programma, senza aver riferimenti importanti con cui gestire il proprio sforzo. Avvalorando ancor più le proprie qualità contro il tempo, facendo segnare la miglior prestazione a lungo, prima dei migliori in gara: per ben tre ore è rimasto leader indiscusso, poi la beffa nel finale.
Perché Affini è partito prima di Pogacar ed Evenepoel
Il campione europeo di specialità in carica è rimasto ben piazzato sulla hot seat, il posto che spetta al leader nelle tappe contro il tempo: alla fine solamente in due lo hanno scavalcato, e non due avversari a caso. Sono stati due "mostri", il campione iridato in carica e olimpico: primo Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), secondo Tadej Pogačar (UAE Team Emirates XRG), con la vittoria che è sfuggita di soli 33″, un traguardo strepitoso vedendo il naufragare di altri, in primis un irriconoscibile Vingegaard, suo capitano alla Visma. I due fenomeni gli sono schizzati di fronte, dopo tre ore di cronometro, essendo partiti molto dopo, avvantaggiati anche dai riferimenti di tutti gli altri corridori che avevano già finito la prova. Questioni di regolamento, che vogliono le partenze scaglionate in crono inversamente alla posizione in classifica generale, con Pogacar che è scattato dalla penultima posizione.
Affini meglio di capitan Vingegaard: "Dura perdere tanto da Pogacar, così fa male"
Soddisfazione, alla fine per il campione europeo a cronometro individuale e in staffetta mista, con un pizzico di rammarico: "Ho sperato di interrompere il digiuno di vittorie italiane, sono stato seduto là per tre ore… Sapevo di aver fatto una ottima prestazione, mi sentivo bene e avevo ottime sensazioni. Vingegaard?" ha concluso il mantovano classe 1996 al suo primo Tour in carriera, "Non era nella sua giornata migliore, ci può stare ma perdere tanto tempo così fa male…"