La moglie di Roglic racconta come e dove la loro famiglia è stata derubata durante il Giro d’Italia

Non è stato un Giro d'Italia fortunato per Primoz Roglic, caduto ben tre volte e infine ritiratosi durante la 16sima tappa della corsa rosa, quando peraltro il suo ritardo era di quasi 4 minuti dal leader Isaac Del Toro. Il fisico del 35enne sloveno era ormai debilitato e l'ultima dura settimana sarebbe stata per lui un inutile cilicio, visto che aveva capito che non avrebbe potuto lottare neanche per un successo di tappa. Del resto quel "sono a malapena vivo" sussurrato al termine della frazione precedente, in cui aveva sofferto le pene dell'inferno pagando un pesante distacco all'arrivo, non lasciava presagire nulla di buono e neanche il giorno di riposo del lunedì è bastato per recuperare.
Il furto con scasso alla famiglia di Primoz Roglic durante il Giro d'Italia
Le cose non sono andate tuttavia meglio neanche fuori dalla competizione, visto che la moglie di Roglic ha svelato che la loro famiglia è stata derubata nel corso del Giro d'Italia. Lora Klinc, con cui il campione sloveno si è sposato nel 2019, ha raccontato che il furto con scasso è avvenuto durante la cronometro da Lucca a Pisa. Era il 20 maggio, si correva la decima tappa del Giro e quel giorno i presagi già erano stati nefasti per Roglic, che era caduto addirittura prima della prova, scivolando nella ricognizione sull'asfalto bagnato (seconda caduta per lui dopo quella sullo sterrato della frazione precedente).

La moglie del campione sloveno racconta che il loro camper è stato scassinato a Pisa
Il brutto episodio è avvenuto precisamente a Pisa, visto che la moglie di Roglic, assieme ai suoi due figli di 6 e 3 anni, quel martedì si trovava all'arrivo della tappa a cronometro di 29 chilometri in terra toscana. "È accaduto letteralmente in pieno giorno, hanno fatto irruzione nel nostro camper – ha raccontato Lora – Hanno rotto la finestra e rubato un portatile nascosto nel letto, un cellulare che Primoz mi aveva portato dalle Olimpiadi di Tokyo, soldi e due anelli".
Peraltro il camper non portava alcun marchio riconducibile a Roglic, quindi molto probabilmente i ladri non sapevano nemmeno di chi fosse il veicolo che avevano scassinato. Un episodio che ha aggiunto amarezza ad amarezza per la famiglia Roglic, che non vede l'ora di lasciarsi alle spalle queste due settimane difficili al Giro d'Italia.




