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Giro d'Italia 2024

Thomas a terra, la reazione di Pogacar è una lezione di fair-play: “È questione di rispetto”

Lo sloveno è il dominatore assoluto del Giro d’Italia ma un episodio avvenuto durante la tappa di ieri ne conferma anche la straordinaria sportività. “Non avrei mai pensato di approfittarne”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tadej Pogacar è il dominatore assoluto del Giro d'Italia. La maglia rosa è ormai una seconda pelle lui che, al netto della 20ª tappa e delle suggestioni per l'arrivo a Bassano del Grappa, non sembra avere rivali che possono impensierirlo, lasciando loro solo la possibilità di lottare per un piazzamento migliore.

Il percorso da Albago fino all'arrivo nel Vicentino presenta oltre 4000 metri di dislivello e nasconde l'insidia della doppia scalata del Monte Grappa che può dare scossoni. Ma l'alfiere della UAE Team Emirates ha la vittoria di questa edizione in pugno ma sul gradino più alto del podio ci salirà anche per una altro motivo: il bel gesto di fair-play che l'ha contraddistinto nella gara di venerdì.

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Lo sloveno ha avuto l'occasione di allargare la forbice di vantaggio su uno degli inseguitori più temibili, Geraint Thomas, ma ha scelto di rallentare, fino quasi a fermarsi per non approfittare dell'avversario bloccato da un imprevisto. E così, informato su cosa era accaduto, ci ha messo poco a far partire l'ordine: il passaparola ha fatto sì che tutto il gruppetto della maglia rosa alzasse il piede dal pedale (come si dice in gergo) e non continuasse a spingere.

Perché? A causa di una caduta del gallese avvenuta quando mancavano una manciata di chilometri alla conclusione della 19ª frazione della Corsa con il traguardo a Sappada. Thomas ha saggiato l'asfalto per uno scivolone provocato da una sua manovra errata (se l'è cavata con qualche acciacco leggero), ha perso tempo prezioso per cambiare la bici ma quel che è successo contestualmente ha richiamato alla memoria episodi che appartengono a un'epoca eroica delle due ruote.

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Il gruppo maglia rosa calato vistosamente l'andatura tenendo un ritmo lento affinché il corridore della Ineos Grenadiers (attualmente 3° in classifica generale) potesse rientrare nel plotone dei big che fanno classifica.

"Nessuno di noi – le parole di Pogacar – ha pensato di poter sfruttare quella situazione e di quello che era accaduto a Thomas. L'ho trovata una reazione molto bella, in linea con quella sensazione di rispetto che ho avuto da quando è iniziato il Giro".

Un conto è la competizione e tutto quel che comporta, altro sono i gesti che fanno tutta la differenza anche se sei lì davanti e hai la vittoria tra le mani. "Il fatto che nessuno abbia deciso di attaccare – ha aggiunto lo sloveno – è stato sicuramente un bel momento per il nostro sport". 

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