La dieta di Pogacar quando corre una tappa di montagna: come mangiare 3 kg di pasta in un giorno

La dieta di Cristiano Ronaldo è la più nota nel mondo del calcio ma in questo caso è Tadej Pogacar a rendere noto il suo piano alimentare. Il campione di ciclismo è l'autentico uomo da battere a colpi di pedalate, tour, strade, rettilinei, curve e volate in montagne. Ecco, proprio per affrontare queste ultime il campione sloveno adotta un particolare regime alimentare.
A svelarlo è Velon, società istituita nel 2014 dai vari team professionistici di ciclismo che ha come obiettivo quello di creare una piattaforma di contenuti chiamata “Velon Live” per rendere noto il ciclismo, che ha evidenziato proprio la preparazione di Pogacar a tavola prima di affrontare le tappe di montagna del Tour de France su Alpi e Pirenei.
Per prepararsi al meglio alla giornata di cinque ore caratterizzata da una dura frazione in salita, Pogacar mangia in totale 1200 grammi di carboidrati, 150 di proteine e 66 di lipidi. In pratica è come se ingerisse tre chili di pasta oppure 50 banane. Ma in che modo si struttura questo pasto?

Per quanto riguarda i carboidrati, in particolare, il consumo di Pogacar è così suddiviso: 230 grammi a colazione, 30 prima della tappa, 460 durante la corsa e 480 dopo la gara, per un totale di 1.200. Le proteine, invece, sono consumate solo al termine della tappa. Per questo motivo 25 grammi vengono assimilati a colazione, 1 prima della gara, 4 durante la tappa, ben 120 dei 150 grammi totali dopo la corsa. I lipidi poi sono divisi in maniera simile prima e dopo la tappa, mentre durante la gara ne vengono consumati non tantissimi, circa 25 grammi a colazione, 2 nel pre-gara, 4 durante la tappa e 35 dopo la corsa. Il totale è di 66.
Tutto questo per permettere allo sloveno di affrontare al meglio la Grande Boucle. Chiaramente Pogacar adotta un regime alimentare diverso per le altre gare. Di fatto il campione sloveno si nutre di gel, barrette, bibite e alimenti con un alto contenuto di energica studiati appositamente per i ciclisti. In questo caso invece Pogacar deve cambiare tutto proprio per far fronte alle Alpi e i Pirenei che possono essere insidiosi se affrontati con una dose "normale" di energia.