Il Giro riposa ma per i ciclisti è un’Odissea tra infiniti viaggi in pullman e voli: “Giornata durissima”

Il Giro d'Italia si gode la prima delle tre giornate di riposo previste nelle tre settimane di tappe. Dopo le tre frazioni che si sono corse in Albania da martedì si riprenderà il via in Puglia nella prima delle frazioni "classiche" nel Belpaese. Ma la giornata di lunedì 12 maggio è stata tutt'altro che di relax per i corridori che hanno dovuto affrontare infiniti viaggi in pullman e voli aerei dalle prime luci dell'alba: "Non c'è nessuna gara ma non è certo un giorno di riposo".
Pausa, almeno sulla carta. Questo dice il calendario del Giro d'Italia 2025, con la Grande Partenza avvenuta a Durazzo, in Albania per poi toccare la capitale Tirana e concludersi a Valona. Tre tappe in tre giorni più che sfiancanti prima della settimana numero 1 interamente da correre sulla bici da martedì a domenica. Tutta in Italia e per farlo ci si è dovuti organizzare per tempo e nella logistica per cercare di creare meno problematiche possibili ai ciclisti che, comunque, non hanno pedalato ma di certo non hanno riposato.

A raccontare come si è svolta la giornata di "riposo" è stato Valerio Piva, team manager della Jayco AlUla, che ha spiegato in un video gli spostamenti che i corridori hanno dovuto compiere dalla giornata di domenica, appena conclusa la tappa. Un primo trasporto verso l'Hotel per recuperare le forze ma già con le valigie in mano: alle prime luci dell'alba di lunedì di nuovo in viaggio. In pullman da Valona per raggiungere l'aeroporto destinazione Italia. Un viaggio di 2 ore e mezza, poi il check-in, l'imbarco e un'altra ora di volo aereo con scalo in Puglia.
Ma non è finita: altre due ore di pullman per raggiungere l'hotel in vista della partenza di martedì da Albertobello, verso Lecce. Dunque, valigie sfatte non prima delle 15:00 quando è il tempo per risalire in bici e fare la classica uscita di defaticamento in vista della gara. "Saranno in albergo solo verso le 15:00", ha sottolineato Piva. "Lunedì non abbiamo una gara, ma non è certo un giorno di riposo per i ciclisti. Sarà una giornata di viaggio dura", ha aggiunto Wout van Aert a dopo la gara di domenica.
Ma se per i corridori è un giorno di marcia forzata invece che di riposo, ancor peggio va per tutto lo staff che li segue. Sempre dal racconto di Piva, alcuni membri dello staff si sono imbarcati domenica sera sul traghetto dall'Albania all'Italia portando con sé le ammiraglie per una attraversata di circa undici ore di attraversata. Sono arrivati verso le 7:00, mentre il pullman ha dovuto prima spostarsi a Durazzo, direzione Bari, per poi arrivare in nave solo alle 9 e quindi portarsi nella zona di Alberobello.




