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Giro d’Italia – A Pescara Wiggins cade e perde un minuto e mezzo da Nibali

Il campione inglese cade nell’ultima discesa e perde tempo prezioso da Nibali e Hesjedal. Domani lunga cronometro individuale.
A cura di Davide Falcioni
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Quando gli organizzatori del Giro d'Italia hanno disegnato la tappa di Pescara, di certo non immaginavano che avrebbe sconvolto la corsa: decine di brevi strappi, discese pericolose, e un percorso disegnato per gli attaccanti, dove comunque ci si aspettava che i big sarebbero rimasti calmi, in vista della cronometro di domani a Saltara (54 chilometri, con un finale in salita). Invece la pioggia ha stravolto tutti i piani. Nel giorno in cui l'australiano Adam Hansen vince in solitaria, dopo una lunga fug, la classifica generale viene sconvolta e Bradley Wiggins, grande favorito per la vittoria finale, va in crisi nera negli ultimi chilometri.

La pioggia infatti rende la strada scivolosissima, e le cadute si susseguono una dietro l'altra. Nibali attacca a una decina di chilometri dall'arrivo e finisce a terra rialzandosi prontamente e riuscendo a rientrare sui migliori. Poco più avanti, però, la stessa sorte capita a Wiggins, che cade, si rialza, ma è ormai bloccato dalla paura e dal dolore. Per lui inizia un calvario, ce lo porterà a prendere circa un minuto e mezzo dai rivali diretti per la vittoria della corsa rosa. La tv mostra le immagini del campione inglese impietrito, letteralmente bloccato e incapace a piegare la bici nelle curve. La squadra lo assiste, malo fa troppo tardi e quindi non riesce davvero a limitare i danni.

Al termine la classifica generale è stravolta. Luca Paolini perde la maglia rosa, che sale sulle spalle di Intxausti. Nibali è a 5 secondi, davanti a Hesjedal che a questo punto diventa un cliente scomodissimo nella crono di domani. Wiggins è più staccato, ma a saltara potrebbe correre con rabbia e recuperare il terreno perduto rimettendosi in corsa per il successo del Giro.

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