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Giro d’Italia – A Napoli Cavendish schiaccia Viviani. Domani cronosquadre a Ischia

L’inglese – l’uomo più veloce del mondo – era il favorito della vigilia e non ha tradito le attese. Peccato per l’italiano Elia Viviani. Domani primo importante banco di prova per gli uomini di classifica con la cronometro a squadre di Ischia.
A cura di Davide Falcioni
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La prima tappa del Giro d'Italia è tutta in un'immagine. Mark Cavendish che piomba sull'arrivo a 70 chilometri orari, con le braccia al cielo; Elia Viviani, pochi centimetri più indietro, che prende a pugni il manubrio della sua bici per l'occasione mancata e quasi unica per la carriera di uno sprinter: quella di indossare la maglia rosa. Il traguardo di Napoli non ha tradito le attese: l'uomo più veloce del mondo ha vinto meritatamente davanti a migliaia di spettatori sul lungomare, in una prima frazione corsa ad un'andatura sorniona per i primi tre quarti, poi improvvisamente esplosa.

Dopo il via da Piazza Plebiscito hanno preso il largo sette uomini, tutti a caccia dei primi punti per la maglia di miglior scalatore in cima alla salitella di via Posillipo: Bonnafond, Mestre, Canola, Keizer, Bulgac, Visconti e Wurf hanno scandito il ritmo dei primi giri sul circuito di 16 chiloimetri, arrivando a guadagnare un paio di minuti, finché non hanno deciso di tirare i remi in barca e farsi riprendere. Tutti tranne uno – Wurf – che ha tentato la fortuna in solitaria, conscio che la sua presenza in testa avrebbe liberato il team Cannondale (di Elia Viviani) dal fardello di dover tirare. Il Giro è lungo, e ogni grammo di energia risparmiato oggi tornerà utile domani.

Al termine della prima frazione, dunque, Mark Cavendish è il leader della corsa. Domani indosserà la maglia rosda nella cronometro a squadre di Ischia, ma le possibilità che riesca a mantenerla sono oggettivamente basse. Da domani, infatti, entreranno in campo gli squadroni degli uomini che punteranno alla vittoria finale del Giro: il team Sky di Wiggins è il favorito, e l'inglese potrebbe vestire la rosa, ma occhio anche alla Garmin di Hesjedal e all'Astana di Nibali, senza naturalmente sottovalutale la Bmc di Cadel Evans. A 24 ore dallo spettacolare arrivo di Napoli, il Giro potrebbe già cambiare il suo padrone.

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