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Giro d’Italia – A Ivrea vince Inxausti. Nibali controlla facilmente i rivali

La maglia rosa pedala con facilità e sembra il più brillante tra i pretendenti alla vitoria finale. Ma attenzione: per i corridori il weekend finale, sulle dolomiti, sarà caratterizzato da freddo e neve. Può ancora accadere di tutto…
A cura di Davide Falcioni
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Con la sedicesima frazione – la Valloire-Ivrea – il Giro d'Italia entra nella terza ed ultima settimana: le energie iniziano ad essere al lumicino e da un momento all'altro è possibile incappare in una giornata storta. E' quello che è accaduto infatti a Mauro Santambrogio, stamattina alla partenza quarto in classifica generale e in odore di podio, ma che al termine della tappa ha pagato 2 minuti e 23 secondi di ritardo dal vincitore (poco meno dai diretti rivali) e vede allontanarsi le possibilità di conquistare la terza posizione a Brescia. In effetti la tappa presentava difficoltà da non sottovalutare: in primis la lunghezza, di 238 chilometri, che dopo 14 giorni di corsa e con il maltempo come costante si sono fatti sentire. Poi le salite: tante, anche se non impossibili, anche se l'ultima presentava pendenze quasi costantemente a doppia cifra (terminando a soli 18 chilometri dall'arrivo).

E' stata nuovamente battaglia tra i big, con uno scatenato Michele Scarponi che ci ha provato prima in salita, poi in discesa, nel tentativo di scalare qualche posizione e riportarsi a ridosso del podio. Vivace anche Rigoberto Uran. Stupisce invece la facilità di pedalata di Vincenzo Nibali, che ha prontamente rintuzzato tutti gli attacchi e a un certo punto ha anche dato l'impressione di volersene andare tutto solo. Alla fine, negli ultimi chilometri finali, si sono sganciati Inxausti (Movistar), Kangert (Astana), Niemiec (Lampre), finiti in questo ordine al traguardo.

E mentre la frazione di domani potrebbe lanciare uno sprinter puro come Cavendish, in gruppo sale la preoccupazione per le tre tappe di alta montagna prima del finale di Brescia. Il meteorologo trentino Mauto cagol ha infatti fatto sapere che "Gli ultimi modelli matematici confermano pioggia a fondovalle e neve sopra i 1.000 metri in Trentino Alto Adige nella giornata di venerdì, ma estendono freddo, pioggia e neve all'intera giornata di sabato, con fenomeni a tratti intensi". Vuol dire Gavia, Stelvio, Val Martello e Tre Cime di Lavaredo con pioggia o neve…

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