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Giro d’Italia 2017, Pirazzi e Ruffoni positivi al doping

Alla vigilia della 1a tappa del Giro numero 100 i due corridori della Bardiani-Csf sono stati trovati positivi al doping.
A cura di Alessio Morra
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Il centesimo Giro d’Italia non è ancora iniziato e purtroppo arrivano già i primi casi di doping. Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni della Bardiani-Csf, una squadra composta da soli ciclisti italiani e inserita tra le magiche 22 in quanto vincitrice della Coppa Italia nell’ultima stagione, sono risultati positivi a un controllo antidoping. Secondo l'Unione ciclistica internazionale, la sostanza riscontrata è il GHRPs, un ormone peptide. Le date dei controlli sono 25 e 26 Aprile 2017. Il controllo è stato effettuato dall’Uci a sorpresa, quando entrambi non erano in competizione. La squadra della Bardiani-Csf è stata subito molto chiara e se la positività sarà confermata dalle controanalisi scatterà immediatamente il licenziamento dei due ciclisti.

Stefano Pirazzi ha 30 anni e nel 2013 ha vinto la classifica degli scalatori al Giro d’Italia del 2013, conquistò anche una tappa nell’edizione dell’anno seguente a Vittorio Veneto. Mentre Ruffoni, che ha 26 anni, è alla quarta stagione da professionista. Recentemente ha conquistato due successi al Giro di Croazia. La loro carriera adesso è a rischio. Perché i due, oltre al licenziamento, in caso di conferma della positività potrebbero ricevere anche una lunga squalifica.

La reazione della Bardiani. Durissima la decisione del team, che in comunicato stampa annuncia "di procedere con l'immediato allontanamento dei corridori dalla squadra presente al Giro d'Italia e la loro sospensione da qualsiasi attività, in conformità con le disposizioni della stessa UCI. Qualora le controanalisi confermassero la positività degli atleti", prosegue la nota, "la società sportiva procederà ad immediato licenziamento, come previsto dal proprio regolamento interno, già sottoscritto da tutti i corridori del team, riservandosi la possibilità di ulteriori azioni al fine di tutelare la propria immagine e quella dei propri sponsor".

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