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Tour de France 2025

Follie degli organizzatori al Tour de France: ciclisti quasi investiti, Pogacar travolto all’arrivo

Il Tour de France che va a concludersi domenica 27 luglio celebrando la vittoria di Pogacar in maglia gialla è stato protagonista di diversi episodi in cui l’organizzazione ha messo a repentaglio l’incolumità dei ciclisti. Tra cui lo stesso sloveno e il suo principale avversario, Jonas Vingegaard.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Tour de France è oramai arrivato al suo epilogo in attesa di completare l'edizione 2025 con il classico carosello finale sugli Champs-Élysées di Parigi dove verrà eletto il vincitore in maglia gialla che tutti oramai sappiamo da tempo essere Tadej Pogacar. Se sul fronte delle classifiche c'è stata poca emozione e sorpresa, è stata una Grande Boucle che ha fatto parlare di sé sul quello organizzativo che ha presentato più di una semplice pecca e che è diventato suo malgrado protagonista, in negativo, di diversi episodi che hanno messo in pericolo l'incolumità degli stessi ciclisti in gara.

Pogacar e Vingegaard si sono dati battaglia dalla prima all'ultima tappa, con il danese che ha provato in ogni modo a innervosire lo sloveno che si è difeso e contrattaccato alla grande. Alla fine, Pogacar seppur stremato da tre settimane infernali, ha retto e mantenuto la maglia gialla, con Vingegaard ottimo secondo e unico degno avversario. Ma i loro nomi sono finiti sulle prime pagine dei giornali anche per episodi, che insieme ad altri, hanno fatto puntare l'indice su una organizzazione tutt'altro che perfetta, tra spinte al traguardo, fotografi maldestri, auto che hanno rischiato di investire i ciclisti e ammiraglie indisciplinate.

Pogacar spintonato al traguardo da un addetto, rischia di cadere

L'episodio più eclatante e finito in diretta TV mondiale, in occasione della 19a tappa con l'arrivo a La Plagne con Vingegaard e Pogacar stremati al traguardo, dietro a uno straordinario Arensman che dopo l'arrivo è stramazzato al suolo, vicino le transenne per la spossatezza. Stessa fine che stava per fare Pogacar, urtato maldestramente da un troppo zelante addetto alla sicurezza che, intervenuto per assistere i ciclisti, lo ha spintonato facendolo barcollare. Evidente il disappunto del campione sloveno, che già in precedenza era stato protagonista di un altro potenziale incidente maldestro.

Pogacar si scontra con l'ammiraglia della Visma: frena ma sbatte il mento sul cofano

Poco prima della partenza della tappa del Col de la Loze, la frazione regina di questa edizione del Tour Pogacar, mentre si stava recando al foglio firma, ha avuto una collisione contro una vettura della Visma | Lease a Bike, la squadra di Vingegaard. Lo sloveno era dietro la loro macchina "che ha frenato bruscamente…" come ha raccontato successivamente: "Sto bene, nulla di grave ho sbattuto il mento, ma non ho capito perché l'abbia fatto". Il problema? L'ingorgo creatosi con i pullman delle squadre e la mancanza di controlli sulle distanze tra ciclisti e la fila di mezzi.

L'ammiraglia dell'organizzazione con su i VIP rischia di investire i ciclisti

Ammiraglie distratte e pericolose, come è accaduto in piena corsa, in modo ancor più rischioso quando le telecamere che stavano seguendo l'idolo di casa, Kévin Vauquelin, hanno inquadrato l'auto dell'organizzazione sfrecciare a tutta velocità sfiorando di pochi centimetri il ciclista che si è visibilmente adirato. Accendendo la polemica sulla sicurezza nei confronti dei corridori, con l'ammiraglia in questione che stava risalendo il gruppo con a bordo l'ospite VIP di turno, invitato a vivere di persona una tappa.

Vingegaard abbattuto da un fotografo, l'auto della INEOS che investe uno spettatore

Se l'incidente in questo casi è stato solo sfiorato, peggio è andata proprio a Jonas Vingegaard che a terra ci è finito davvero, in modo più che rocambolesco, dopo aver tagliato il traguardo. Colpa di un fotografo maldestro che gli si è materializzato di fronte senza preavviso facendolo capitombolare sull'asfalto dove ha picchiato la spalla sinistra. Il malcapitato fotografo è poi stato individuato e sospeso per una tappa. Non sospeso ma multato dalla giuria, invece, nel corso della 14a tappa del Tour, il team manager dell'INEOS Grenadiers, Oliver Cookson. Al volante della sua ammiraglia ha letteralmente investito uno spettatore sul Col de Peyresourde, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Tutte le sanzioni più strane al Tour de France da parte dei Commissari

Ecco un riassunto di tutte le sanzioni date dalla Giuria del Tour de France che riguardano i problemi causati da ammiraglie e comportamenti inappropriati che hanno causato problemi e pericoli a ciclisti e spettatori.

14ª tappa – Il team manager dell'INEOS Grenadiers, Oliver Cookson ha ricevuto un cartellino giallo e una multa per aver investito uno spettatore sul Col de Peyresourde.
12ª  tappa – Il team manager della Jayco AlUla, Matthew Hayman, è stato ammonito per guida pericolosa, così come i suoi colleghi Bernhard Eisel (Red Bull-BORA-hansgrohe), Romain Sicard (TotalEnergies) e Charles Wegelius di EF Education-EasyPost.
11ª  tappa – Oltre a due motociclette, anche il direttore di squadra Aike Visbeek dell'Intermarché-Wanty ha ricevuto un ammonimento per aver violato con la sua auto il regolamento durante la corsa.
10ª  tappa –  Alcuni membri dello staff di Alpecin-Deceuninck e Movistar hanno ricevuto multe per errori a bordo strada durante il rifornimento, così come Matteo Tosatto, team manager di Tudor.
8ª  tappa – AL team manager, Benoit Vaugrenard, della Groupama-FDJ è stata inflitta una multa per aver aiutato il suo corridore, utilizzando la scia della propria ammiraglia
1ª tappa – Il team manager Pieter Weening è stato sanzionato per aver aiutato il proprio ciclista, mentre il team manager Mathew Hayman è stato sanzionato per aver violato le istruzioni impartite dai commissari durante la tappa.

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