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Eterno duello al Tour: Pogacar si prende la tappa ma Vingegaard si tiene la maglia gialla

Sulla rampa di Peyragudes, Jonas Vingegaard prova lo scatto, Tadej Pogacar reagisce e lo supera al traguardo. In un testa a testa che non ha rivali e che si ripeterà anche domani: ultima tappa pirenaica.
A cura di Paolo Fiorenza
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Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, oramai il Tour de France parla la loro lingua, senza se e senza ma, con la maglia gialla e il 2° in classifica che si sono dati battaglia anche sulle strade della 17a tappa che ha avuto 500 metri finali in rampa, che hanno visto l'alfiere della UAE mettere la bici davanti alla maglia gialla che ha provato a sorprenderlo. Vincendo la sua terza tappa, prendendosi 10 secondi di abbuono, ma soprattutto un punto esclamativo su chi lo voleva ancora una volta in difficoltà.

Il resto dei migliori da Thomas a Bardet si sono presi solamente le briciole della tappa pirenaica, arrivando a goccia, per dispersione, scivolando in classifica generale lontanissimo dalle prime due posizioni del podio. Dopotutto si sapeva che doveva accadere qualcosa di importante, perchè la terza settimana sta scollinando e le occasioni per lo sloveno oramai sono sempre meno per scrollarsi di dosso il danese che si è preso la maglia da leadership nell'unico istante di cedimento in tutto il Tour di Pogacar, sulle Alpi.

Anche questo fa di Vingegaard fino ad oggi il meritatissimo leader della corsa, controllando, gestendo e rispondendo colpo su colpo, pedalata dopo pedalata. Senza dimenticare che proprio la maglia gialla ha avuto più di qualche semplice contrattempo, coinvolto in cadute che potevano anche costargli carissimo in termine di vittoria finale. Invece, anche sulle alture del Peyragudes, Vingegaard ha tenuto al testa a testa, perdendo lo sprint per la vittoria di tappa ma confermandosi osso più che duro da distanziare.

Anche quando, come in occasione della tappa odierna, si è ritrovato per la prima volta in tutto il Tour, isolato, senza compagni a dargli una mano, ritmo e assistenza, mentre Pogacar ha potuto contare fino ai 500 metri sul supporto perfetto di McNulty. Ma il campione danese non ha mollato, anzi ha provato a sorprendere il diretto avversario, in un duello che si ripresenterà ancora una volta domani sulle strade pirenaiche che il Tour abbraccerà per l'ultima volta in questa edizione.

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