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Alberto Bettiol vince la 18a tappa del Giro d’Italia, Consonni chiude secondo

Alberto Bettiol vince la 18a tappa del Giro d’Italia, la frazione più lunga della Corsa Rosa: 231 chilometri da Rovereto a Stradella. Il corridore della EF ha compiuto un vero e proprio miracolo con un testa a testa con Cavagna.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Alberto Bettiol vince la 18a tappa del Giro d'Italia, la frazione più lunga della Corsa Rosa: 231 chilometri da Rovereto a Stradella. Il corridore della EF ha compiuto un vero e proprio miracolo con un testa a testa con Cavagna. Terza vittoria in carriera dopo il Fiandre 2019 e la quinta tappa della Etoile de Besseges 2020. Consonni chiude 2° a 16″, 3° Roche, ripreso proprio nel finale. Una vittoria davvero straordinaria per Bettiol dopo una lunga rincorsa.

Il francese Cavagna aveva attaccato a 30 km dall’arrivo ma Bettiol è stato più bravo andando a riprenderlo tutto solo e staccando sulla salita finale di Canneto Pavese. Davvero un numero da campione per Bettiol che a pochi metri dal traguardo si è lasciato andare a un'esultanza liberatoria per via di un successo a cui teneva davvero tanto. Bettiol è arrivato al traguardo a 20′ 33″ dalla maglia rosa ed è riuscito a regalare all’Italia la quinta vittoria di tappa dopo quelle di Ganna, Nizzolo, Vendrame e Fortunato. Un successo di carattere, cuore e grinta, conquistato tutto nei chilometri finali.

La rimonta di Bettiol su Cavagna

Una tappa davvero incredibile con Bettiol che riesce a portarsi a casa la vittoria al termine di una rimonta titanica. Il corridore italiano prima stacca Roche lasciandolo al terzo posto e poi, rendendosi conto di avere Cavagna primo a soli 100 metri di distanza, ha provato a dare tutto fino a giungere al sorpasso a 6 km dal traguardo.

In quel momento il francese prova a resistere cercando di restare aggrappato a Bettiol nel tratto in salita da 1500 metri fino al crollo definitivo che lascia allo stesso Bettiol la possibilità di filare via indisturbato lasciandosi alle spalle anche Roche e il gruppo della maglia rosa Bernal, tirato dalla Ineos, che è rimasta davvero molto distante con un ritardo considerevole.

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