Zaniolo dà del bugiardo alla Roma: “Su di me allusioni sgradevoli e ricostruzioni fantasiose”

Nicolò Zaniolo ha condiviso alcune storie su Instagram attraverso le quali si difende dalle accuse mosse dalla Roma nei suoi confronti e dalla narrazione dei fatti proposta dalla società giallorossa. La sintesi del suo pensiero è in questa frase che ribalta completamente la formulazione degli eventi fornita a suo discapito: "Una mia ex squadra enfatizza episodi risibili e muove allusioni sgradevoli, ricostruzioni fantasiose". Cosa è veramente successo dopo la semifinale Scudetto Primavera vinta dalla Fiorentina per 2-1 contro i capitolini? Secondo il club, il calciatore che nell'ultima stagione è stato in prestito alla Viola dal Galatasaray, avrebbe aggredito negli spogliatoi due giocatori della selezione giovanile romana: "Era alterato, ha colpito Almaviva". Una versione che non trova riscontro nelle parole dello stesso Zaniolo che ha invece raccontato di aver subito "provocazioni" e ben altro trattamento rispetto a quello trapelato.
Avevo deciso di non tornare più sugli spiacevoli fatti di lunedì confidando nel rispetto della verità e della mia persona – si legge nell'incipit della storia social di Zaniolo -. Tuttavia, negli ultimi giorni mi sono trovato costretto a leggere e ascoltare numerose inesattezze e ricostruzioni fantasiose, anche ad opera di una mia ex squadra, per la quale continuo a provare affetto.

Zaniolo contesta, punto per punto, la mozione della Roma. E cita quei passaggi del comunicato ufficiale che, secondo lui, sono inesatti, non veri. In buona sostanza, stando a quanto si legge, il club avrebbe detto solo bugie.
Nel loro comunicato ufficiale, infatti, sono stati riportati episodi e dettagli totalmente privi di fondamento e distanti dalla verità. Anziché approfondire la dinamica dell'episodio (e i comportamenti di alcuni suoi tesserati), si è preferito enfatizzare circostanze a dir poco marginali e risibili (come il fatto che io abbia del tutto lecitamente utilizzato i servizi igienici del centro sportivo del mio club) o muovere sgradevoli e ambigue allusioni a un mio inesistente ‘stato di alterazione'.

L'ex giallorosso dà anche una risposta a una domanda che molti si sono fatti: perché era andato negli spogliatoi? Zaniolo spiega cosa è successo in quei momenti.
La verità è un'altra: mi ero recato negli spogliatoi delle squadre per complimentarmi con i ragazzi della Fiorentina e salutare i giocatori della mia ex squadra, senza alcun astio o risentimento, né aspettandomi di riceverlo. Purtroppo, al mio ingresso nello spogliatoio ho incontrato (in particolare da parte di alcuni) un'accoglienza tanto ostile quanto immotivata; malgrado questo, ribadisco come non vi sia stato alcun comportamento fisicamente aggressivo da parte mia. Non aggiungo altro per il momento, per rispetto degli accertamenti in corso da parte degli organi competenti. Ringrazio la Fiorentina e tutti coloro che mi sono stati vicini in questo momento, continuando a sostenermi con rispetto e fiducia attenendosi alla realtà dei fatti.
Cosa accadrà adesso e cosa rischia Zaniolo? Servirà attendere la piena ricostruzione dei fatti così che la Procura federale potrà decidere se spingersi o meno oltre indagini seguendo la trafila già nota: deferimento, eventuali sanzioni, possibile patteggiamento e squalifiche.