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Wijnaldum racconta il suo calvario dopo l’infortunio: “Sono solo e vivo come un monaco”

Gini Wijnaldum ha raccontato il suo periodo trascorso tra il grave infortunio di agosto e il recupero. Giorni duri da superare e totalmente solo, lontano dalla famiglia e con un unico e solo obiettivo da raggiungere: il rientro in campo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Gini Wijnaldum era stato il grande acquisto della Roma nel corso del calciomercato estivo. Tiago Pinto era riuscito ad assicurarsi il centrocampista ex Liverpool, arrivato dal PSG, dando la possibilità a Mourinho di poter far leva su un giocatore di grande esperienza e soprattutto di qualità. Ma il destino ha voluto che ad agosto, in un contrasto con Felix Afena-Gyan durante gli allenamenti, il centrocampista olandese rimediasse la frattura della tibia destra. Un infortunio che non gli ha permesso di iniziare la stagione con i giallorossi e soprattutto di non prendere nemmeno parte ai Mondiali.

Un colpo durissimo per la squadra capitolina e per la nazionale Orange che ha dovuto fare a meno di un elemento assolutamente di spicco. Nel corso di un'intervista rilasciata a ESPN, il giocatore ha parlato di tutto ciò che gli è accaduto sottolineando la dura fatica di accettare questo infortunio e il lungo percorso di recupero per velocizzare il rientro in campo. Non è stato facile e le sue parole sottolineano proprio questo. Lontano dalla famiglia e da qualsiasi altra cosa, Wijnaldum sta vivendo in una sorta di bolla, diviso tra il suo appartamento e il centro di riabilitazione. "Sto vivendo come un monaco".

Wijnaldum nella sua unica presenza con la maglia della Roma contro la Salernitana.
Wijnaldum nella sua unica presenza con la maglia della Roma contro la Salernitana.

L'ex PSG ha parlato senza filtri spiegando il lungo calvario vissuto in questo periodo di profonda tristezza. In un solo colpo ha perso la possibilità di mettersi in mostra all'interno della sua nuova squadra, di farsi conoscere dal calcio italiano, ma soprattutto perdere i Mondiali con l'Olanda. "La riabilitazione sta andando bene – ha detto rivelando i dettagli di quei momenti immediatamente successivi all'infortunio – Quando è successo ho pianto per diversi giorni, ero triste". Da quel momento le sue giornate sono completamente cambiate e per Wijnaldum si è aperta una nuova fase della vita: "Adesso vivo come un monaco, diciamo, ma mi sento molto bene – ha spiegato – Sto vedendo molti progressi, anche se adesso vivo lontano dalla mia famiglia. Torno nei fine settimana, è un sacrificio che devo fare".

Avrebbe voluto il supporto di qualcuno, anche se la Roma è molto presente con lui in questo momento, ma il calore della famiglia sicuramente avrebbe facilitato le cose: "In questo momento sono completamente da solo e vedo davvero solo due posti, ovvero il mio appartamento e il campo di allenamento – aggiunge – Devo solo superare questo momento e non voglio avere distrazioni". Wijnaldum ancora non si spiega come tutto questo sia potuto succedere: "All'inizio non potevo camminare e questo era difficile da accettare – spiega – Ogni cosa che facevo richiedeva molto tempo e i progressi all'inizio erano minimi. Al momento dell'infortunio non mi faceva così male, tanto che mi sono alzato per tornare in piedi". Piccola stilettata anche a Van Gaal, Ct dell'Olanda: "Mi aspettavo più considerazione e credito da lui, ma la vedeva diversamente".

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