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VAR a chiamata in Serie A dalla prossima stagione: rivoluzionario, ma impossibile

Il VAR a chiamata in Serie A dalla prossima stagione. Un’ipotesi rivoluzionaria che viene presa in considerazione ma che al momento è impossibile da realizzare.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Serie A è stata messa ancora una volta a dura prova dal VAR. L'uso della tecnologia da parte degli arbitri per correggere eventuali decisioni sbagliate durante la partita, anche per questa stagione è stata oggetto di forti discussioni. Il suo utilizzo, a volte anche un abuso da parte degli stessi direttori di gara, ha deciso partite importante correggendone errori grossolani o impossibili da vedere per l'occhio umano. Ma non basta. Da tempo infatti si parla della possibilità di introdurre il VAR a chiamata con il challenge per ogni squadra durante una singola partita. La Serie A del nuovo presidente Lorenzo Casini ha iniziato a muovere i primi passi importanti in questo senso per provare proprio ad andare in quella direzione, magari già dalla prossima stagione. "Credo che delle migliorie vadano discusse – ha spiegato Casini alla trasmissione ‘La Politica nel Pallone' ai microfoni di Rai Gr Parlamento a proposito del VAR – Una che trovo ragionevole è quella del challenge".

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Casini ha anticipato le intenzioni della Federazione provando a spiegare il suo punto di vista: "Dare la possibilità, anche solo una volta o due, alle squadre di rivedere una determinata azione penso sarebbe un segnale di apertura che non dovrebbe creare troppe complicazioni in merito alla durata delle partite". Un'idea che già nel 2020 era stata vagliata prima che la pandemia stoppasse qualsiasi tipo di proposta. "L'equivoco di fondo credo è rappresentato dal fatto che il VAR non è la moviola – ha aggiunto ancora Casini – mentre anche nella percezione dell'opinione pubblica è stata intesa come moviola in campo e non come semplice assistenza all'arbitro". Sta di fatto che l'ipotesi di una challenge per la prossima stagione è stata subito esclusa da Luca Marelli. Ex arbitro di Serie A e B, Marelli oggi è opinionista DAZN in cui si occupa di commentare in diretta alcune delle decisioni arbitrali più importanti prese in Serie A, in particolare durante i big match del campionato.

Attraverso un tweet sul proprio account ufficiale, Marelli ha escluso completamente la possibilità che a partire dalla prossima stagione possa essere introdotto il VAR a chiamata in Serie A. Ci vorrà del tempo, delle riflessioni e le opportune considerazioni prima di apportare una modifica così rivoluzionaria al nostro calcio. "Sono da sempre a favore perché la tecnologia deve essere al servizio del calcio e, pertanto, anche delle squadre e non solo a disposizione degli arbitri – ha detto – È possibile introdurlo dalla prossima stagione come ipotizzato? Risposta: NO".

Marelli spiega dell'impossibilità che la Federazione possa prendere singolarmente questa decisione: "Per poter introdurre il VAR a chiamata è necessaria una modifica del protocollo e del regolamento – ha spiegato Marelli – Questa modifica non può essere decisa dalla federazione singola ma solo ed esclusivamente dall'IFAB, l'unica istituzione che può procedere a tali modifiche". E infatti solo l'istituto internazionale che determina quali sono le regole del gioco del calcio può stabilire le modalità mediante le quali le squadre potrebbe richiedere l'utilizzo del VAR.

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"Per la stagione 2022/2023 l'IFAB ha già deliberato per alcune modifiche del regolamento senza cambiare nulla di VAR e protocollo – prosegue ancora Marelli nel suo tweet – In linea di massima è impossibile l'ipotesi di VAR a chiamata dalla prossima stagione, al limite si può ipotizzare un panel di discussione all'interno dell'IFAB su sollecitazione della Federazione per valutarne l'introduzione dalla stagione 2023/2024″. 

Il discorso di Marelli è chiaro anche perché, nel caso in cui dovesse essere presa in considerazione la possibilità di introdurre il challenge, saranno principalmente due gli aspetti da definire. In primo luogo il numero di chiamate che ogni squadra avrà a propria disposizione e poi la tipologia di situazioni nelle quali sarà possibile chiedere all'arbitro un challenge.

Per essere chiari, il challenge rappresenta la possibilità da parte di una squadra di richiedere l'intervento del VAR per analizzare una determinata situazione di gioco nel caso in cui non sia d'accordo con la decisione dell'arbitro presa in campo. Oggi infatti, spetta solo ed esclusivamente all'arbitro decidere se consultare oppure no il VAR per una decisione presa inizialmente in campo.

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