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Greta Beccaglia, la giornalista molestata da un tifoso

“Un incappucciato mi ha toccato le parti intime”: Greta Beccaglia, un altro tifoso è indagato

La pacca sul sedere ricevuta da Greta Beccaglia per mano del 45enne ristoratore marchigiano all’esterno dello stadio di Empoli è soltanto un singolo episodio all’interno di uno scenario da incubo: sabato pomeriggio è successo di tutto.
A cura di Paolo Fiorenza
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Greta Beccaglia non ne vuole sapere di perdonare il tifoso della Fiorentina che sabato scorso le ha dato uno schiaffo sul sedere nel post partita del derby con l'Empoli, mentre l'inviata di Toscana TV si trovava all'esterno dello stadio Castellani per raccogliere qualche battuta dalle persone che sfollavano dall'impianto sportivo. Altro che "goliardia", lei quella manata ce l'ha ancora tatuata sul corpo e sull'anima ed è intenzionata ad andare avanti per ottenere giustizia, dopo aver presentato denuncia nei confronti di Andrea Serrani, il 45enne ristoratore marchigiano che si è reso protagonista del gesto viscido e vigliacco.

L'uomo è indagato per violenza sessuale – il reato nel quale in Italia rientra la fattispecie delle molestie sessuali, Codice Penale alla mano – e rischia la reclusione da 6 a 12 anni. Quanto la ferita sulla pelle della 27enne nata a Firenze bruci ancora, lo dimostrano le sue parole alla Gazzetta dello Sport: "Sono sempre più delusa da quello che mi è successo. La notte dopo non ho praticamente dormito, ma posso assicurare una cosa. Ho, se possibile, ancora più voglia di fare la giornalista. E sono pronta a tornare allo stadio. Ci tengo subito a ringraziare tutti. Dall'ordine dei giornalisti a tutti i colleghi senza dimenticare il mondo del calcio. Tanti giocatori mi stanno scrivendo per esprimermi massima solidarietà. Solo qualche tifoso ha minimizzato. Per un atto che ho subìto proprio in un giorno così importante per la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne".

La Beccaglia, pur essendo giovane, non era certamente al suo primo dopo partita, anzi di ambienti bollenti ha una certa esperienza: "Io non credevo mi potesse accadere una cosa del genere. Ho già fatto l'inviata negli stadi e mai era successo qualcosa. Ho addirittura lavorato fuori dall'uscita della Bombonera a Buenos Aires per una partita del Boca. E, pensate, ero vestita praticamente nello stesso modo. Anche il cameraman che era con me mi ha detto di non aver mai visto nulla di simile in 40 anni. Ho parlato subito con il servizio d'ordine: all'inizio forse non si erano resi bene conto dell'accaduto".

Detto del tifoso la cui pacca è stata vista da tutta Italia, facendolo assurgere ad esempio massimo della mancanza di civiltà e rispetto nei confronti delle donne, c'è qualcosa che fa ancora più male se possibile alla giornalista toscana, ovvero il fatto che quello sia solo la punta di un iceberg. Nel suo racconto, lo spazio antistante lo stadio Castellani si trasfigura e diventa un inferno dantesco, un abisso del genere umano dove nel buio della notte tutto è consentito al branco indistinto, in cui l'uno si fa forza con l'altro per commettere atti orribili: "Provo ancora spavento, non mi dimenticherò mai gli occhi dell'uomo che mi ha palpeggiata sul sedere. Ho cercato di reagire con educazione perché sono cresciuta così. E perchè stavo pensando alla gente che guardava da casa. Ma c'è dell'altro".

Ed eccolo "l'altro" che disegna uno scenario da incubo: "Sono stati due minuti e mezzo di collegamento tremendi – racconta al Corriere della Sera – Dopo gli insulti di altre due persone c’è stato un altro uomo incappucciato che mi è venuto addosso e mi ha toccato nelle parti intime. Tutti urlavano e io mi sentivo impotente. Mi ha sconvolto lo sguardo di quei tifosi, erano feroci, da carnefici. I tifosi non sono così, non dovrebbero essere così. Ma sa cosa mi ha ferito anche? Che nessuno intorno a me ha detto niente. Tutti vedevano, ma nessuno faceva o diceva niente".

Attimi interminabili per Greta, che si trovava sola con il cameraman, senza nessun altro che potesse aiutarla ad arginare la marea formata dai tifosi che dicevano e facevano tutto quello che suggerivano loro i bassi istinti. Intanto le indagini vanno avanti a spron battuto, grazie al fatto che le immagini mostrano in maniera eloquente cosa è accaduto quel pomeriggio ad Empoli: la polizia ha individuato un secondo tifoso viola, un 48enne di Reggello. Anche lui avrebbe palpeggiato la giovane giornalista ed è indagato ugualmente per violenza sessuale. Potrebbe dunque essere proprio lui l'uomo cui la Beccaglia si riferiva quando ha detto di essere stata "toccate nelle parti intime".

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