Un calciatore prova a fare la stessa dieta di Ronaldo, ma va male: “Ho pensato che stavo per morire”

Cristiano Ronaldo ha prolungato la sua carriera nella Saudi Pro League con la maglia dell'Al-Nassr, dove continua a segnare con le consuete altissime medie realizzative. Del resto, a dispetto di un palcoscenico di livello molto inferiore rispetto a quelli ai quali era abituato, il campione portoghese non è intenzionato ad abbassare affatto i suoi standard di rendimento, sostenendoli con l'abituale cura maniacale della sua forma fisica e della sua alimentazione. La dieta di Ronaldo, si sa, è davvero severa, condizione irrinunciabile per avere una percentuale di massa grassa bassissima. "Sempre uguale. Broccoli, pollo e riso. Con litri d'acqua, sicuramente niente Coca-Cola", ha raccontato al riguardo qualche tempo fa Daouda Peeters, centrocampista belga della Juventus Under 23, che ha avuto modo di incrociare l'ex bianconero a Torino.

Qualcuno, vedendo i risultati di quel regime alimentare, ha pensato che replicarlo avrebbe consentito di avvicinarsi al Ronaldo calciatore: l'idea è venuta al brasiliano Gabriel Menino, giocatore del Palmeiras, che ha dichiarato di aver voluto provare la dieta di Cristiano per cercare di scalare posizioni nel club paulista. Il calciatore ha raccontato la vicenda – che risale alla stagione 2020/21 – ai microfoni di ‘Palmeiras Cast', spiegando che voleva "essere uguale" a Cristiano Ronaldo, perché all'epoca "era la terza opzione" per il suo allenatore, il portoghese Abel Ferreira.

Così è partito con quella che in base alle sue informazioni era la dieta ferrea di CR7: un uovo e integratori a colazione, ancora integratori prima dell'allenamento, il pomeriggio e prima di andare a dormire, e poi pesce o carne alla griglia e insalata a pranzo e cena. Un regime alimentare ricco di proteine, con una quantità minima di zuccheri e grassi, con assoluto divieto di bere bevande gasate e alcol. Il giorno dopo è stato convocato per la partita e subito ha notato gli effetti di quanto ingerito, ma non nel senso che sperava: "Mi stavo riscaldando e l'unica cosa che ho pensato è stata: ‘Sto per morire'. Cinque minuti dopo l'inizio della partita non potevo più continuare a correre, avevo bisogno di essere sostituito".
Fortunatamente per Menino, che al Palmeiras è nato e cresciuto e vanta presenze nelle nazionali giovanili del Brasile, uno dei suoi compagni di squadra in quel momento aveva bisogno di intervento medico in campo, quindi lui ha approfittato della pausa per bere una bevanda isotonica e applicarsi un gel. Da allora ha ripreso a mangiare come tutti quelli che non sono Ronaldo…