Tudor: “Quando sono arrivato ho trovato la squadra in un buco. Conte? Non mi sento inferiore a nessuno”

Igor Tudor ha presentato la partita che la Juventus giocherà contro l'Udinese e ha fatto un piccolo bilancio del lavoro fatto da quando è arrivato sulla panchina bianconera: "Quando sono arrivato qui ho trovato una squadra in un buco profondo. Fin qui abbiamo fatto 3 belle vittorie in casa, abbiamo pareggiato in trasferta contro Roma, Bologna e Lazio. A Parma non meritavamo di perdere. La mia sensazione è che la squadra ha sempre dato tutto quello che aveva viste le problematiche. Poi è chiaro che dobbiamo essere esigenti e che la Juventus deve andare ovunque a vincere".
In merito all'ombra di Antonio Conte in vista del prossimo futuro, il tecnico croato ha risposto così: "Vivo alla giornata, mi godo tutto e soffro, ma non penso al futuro. Soffro per preparare al meglio l'Udinese. Voglio sentire la fiducia dei calciatori e mi nutro di questo. Questo è il bello. Se mi sento inferiore a qualcuno, dico di no, a nessuno".

Tudor difende il suo lavoro: "Quando sono arrivato la squadra era in una buca"
“Per me si è fatto un buon lavoro, viste anche le problematiche avute in quaranta giorni”. Tudor ha difeso il lavoro svolto alla guida del club bianconero da suo arrivo: "A volte si dimentica, ma non abbiamo avuto Gatti mai, Koopmeiners mai, Yildiz per due partite. Abbiamo giocato due volte un tempo con un giocatore in meno: non sono cose banali. Nel complesso abbiamo fatto un ottimo lavoro: abbiamo avuto tre vittorie in casa, fuori abbiamo giocato con tre concorrenti diretti. La partita di Parma è stata giocata nell’ambito di due trasferte, con un uomo fuori: secondo me non abbiamo meritato di perdere".
La Juventus si sta giocando le ultime chance per partecipare alla prossima Champions League dopo un'annata non semplicissima ma per l'allenatore croato la squadra bianconera: "Uno pensa che una squadra con Gatti, Bremer, Koopmeiners, Vlahovic sia uguale a un’altra. I tifosi dicono sempre noi siamo la Juve ed è giusto, ma è giusto anche sottolineare quello che ho detto al primo giorno: la squadra al completo, e ci metto dentro anche Cabal e Bremer, come pure Koopmeiners che poi non l’ho avuto mai, è forte e può combattere contro tutti. È la mia opinione”.