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Tudor lo ha capito leggendo i giornali: “Ho visto di tutto, hanno criticato anche i migliori”

Tudor nella conferenza stampa prima di Verona-Juventus: equilibrio, critiche e il vero valore dei giudizi nel calcio. Una dimostrazione di carattere.
A cura di Marco Beltrami
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Igor Tudor, anche nella conferenza prima di Verona-Juventus, ha dimostrato tutto il suo carattere. L’occasione è arrivata nel momento in cui gli è stata posta una domanda sull’imbattibilità dei bianconeri in questo avvio di stagione, con paragoni con altri colleghi celebri che aveva elogiato a più riprese a inizio campionato. L’allenatore della Juventus ha dato una vera e propria lezione, dimostrando grande equilibrio.

Innanzitutto l’ex centrocampista ha voluto spostare l’attenzione mediatica dal suo ruolo e dai confronti con gli altri top allenatori della Serie A: "Di me abbiamo parlato l’anno scorso, l’anno prima. Non me ne frega, cioè non c’è importanza dei giudizi che io penso su di me o voi pensate di me. Io sono allenatore, alleno una squadra, per me è importante come performa la squadra. Sono concentrato su queste cose qua, lascio sempre ad altri. È difficile pensare a queste cose qua, è inutile anche. Mi piace vedere come la mia squadra gioca, e anche come sono le altre, quei paragoni mi piacciono. Invece paragonarsi con altri non serve a niente".

La lezione di equilibrio di Tudor in conferenza

Per l’allenatore della Juventus, reduce dal successo sull’Inter e dal pareggio in rimonta contro il Borussia, i giudizi lasciano il tempo che trovano, così come le critiche. L’allenatore infatti lo ha capito leggendo i giornali: “Tanto i giudizi sono sempre un po’ soggettivi, di gusti, di qua, di là. Quando non alleno leggo un po’ i giornali, mi voglio vedere com’è questo mondo qua dell’informazione, come si commenta. E vedo veramente un po’ di tutto. Quando vedo che si criticano i migliori, quelli in assoluto, allora dico: va bene tutto, devi vivere tranquillo questa vita qua. Perché se si criticano questi, stai tranquillo, è così”.

Insomma, Tudor dimostra di saper metabolizzare tutto al meglio, dando il giusto peso alle cose che cambiano in fretta: "E poi si cambiano anche velocemente opinioni: uno perde due partite e sembra che… C’è voglia sempre di essere o bianco o nero, sei un grande o sei scarso, esagerazioni. Non abbiamo mai visto in televisione, parlando di meteo, dire: tutto tranquillo. O ci sono nuvole e piogge o caldo pazzesco. Così nel calcio ancora di più. Questo è così, va accettato, allora non dare troppa importanza”.

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