video suggerito
video suggerito

Tudor è di una sincerità disarmante dopo Juventus-Inter: “Era più giusto un pareggio”

Igor Tudor commenta il rocambolesco Juventus-Inter 4-3: il tecnico bianconero esalta il giovane Adzic, fa i complimenti all’Inter e ammette con sincerità che “forse il risultato più giusto era il pareggio”.
A cura di Michele Mazzeo
0 CONDIVISIONI
Immagine

La Juventus batte l'Inter allo Stadium in una partita folle, conclusa 4-3 con continui ribaltamenti e un finale da brividi. A decidere la sfida è stato il 19enne Vasilije Adzic, entrato dalla panchina e subito decisivo con un destro che ha piegato le mani a Sommer. Un'intuizione di Igor Tudor, che nel post gara ha raccontato la sua scelta senza nascondersi dietro i tre punti.

"C'è tanta felicità. Una partita strana, tanti gol e alla fine una vittoria contro una grande squadra. Bravi. Mancano altre 35. Cambio di Adzic? È un ragazzo su cui ci stiamo lavorando da 5-6 mesi. Abbiamo lavorato su alcune abitudini che doveva cambiare e si è messo a disposizione. Una grande qualità e questo tiro è raro. Questo gol deve dargli motivazione per continuare a lavorare ancora di più", ha spiegato ai microfoni di DAZN.

Immagine

Il tecnico croato ha poi sottolineato il valore dell'avversario: "In queste partite si azzera tutto, l'Inter è di livello mondiale. Non abbiamo fatto una gara perfetta dal punto di vista del gioco e del pressing ma la voglia anche dei subentrati è stata decisiva. Forse ci stava più il pareggio per come vedo io queste partite ma alla fine abbiamo vinto, il calcio è così".

Parole che restituiscono tutta la lucidità di Tudor, consapevole di non aver dominato una gara in cui i nerazzurri hanno più volte ribaltato il risultato con le giocate di Calhanoglu e Thuram. Alla fine però è stato il guizzo del giovane montenegrino a regalare la terza vittoria in altrettante giornate di campionato, con la Juve già a quota 9 punti e l'Inter ferma a 3.

Immagine

C'è spazio anche per un'analisi tattica sulla scelta di schierare Yildiz in una posizione più centrale: "Era più un rombo, l'idea era metterlo dietro gli attaccanti per trovare spazio. Giocatori forti come lui devono stare il più vicino possibile alla porta. Ora abbiamo tanti attaccanti e dobbiamo sfruttare al massimo tutta la rosa".

Una vittoria che vale doppio per l'ambiente bianconero, ma che Tudor non trasforma in trionfalismo. La sua ammissione sul pareggio "più giusto" è la fotografia di una partita spettacolare, segnata dai limiti difensivi dell'Inter e dal colpo di un talento che può diventare l'arma in più della Juventus.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views