Tudor chiude la conferenza con una risposta secca, poi se la ride per la reazione: “Non convinto?”

Prima conferenza pre-partita in Serie A della stagione per Igor Tudor. Alla vigilia di Juventus-Parma, l'allenatore bianconero ha confermato di avere le idee chiare. Perentorio il croato soprattutto quando si parla dei pronostici e delle prospettive della sua squadra. In particolare Tudor si aspetta di vedere qualcosa dalla sua squadra, al di là del risultato, e lo ha detto in modo perentorio nel finale del suo intervento.
Tudor chiude la conferenza prima di Juve-Parma in modo curioso
Non ha avuto bisogno di argomentare l'ex centrocampista, che ha risposto con una sola parola a chi gli ha chiesto della sua principale aspettativa in vista di Juve-Parma. Oltre allo scontato risultato positivo, qual è la dote dei suoi che renderebbe più soddisfatto Tudor nella prima giornata di Serie A? "La solidità". Punto.
Una risposta essenziale, seguita da qualche secondo di silenzio, con Igor che ha anche dovuto trattenere le risate di fronte al silenzio della sala stampa. Lui non ha aggiunto altro e nessuno gli ha chiesto ulteriori delucidazioni. Un impasse chiusa dal gong della conferenza, con Tudor che, quando si è alzato, ha detto all'addetta ai lavori della Juve: "Non convinto, non convinto". Forse per aver percepito un po' di perplessità sulla sua risposta da parte di chi gli aveva posto la domanda
Tudor e i pronostici sulla Juventus in Serie A
Per il resto, Tudor non vuole sentire parlare di pronostici. Tutto tempo perso per l'allenatore della Juve, che si conferma pragmatico: "La verità è che per cinque anni non siamo stati né primi né secondi. Per la storia di questo club, non è una bella cosa. Posso dire che saremo primi, secondi, terzi, ottavi… ma alla fine già lo so che piace dire e piace non dire. Sono tutte parole. Anche questi giochi mentali che si fanno ormai, che si scarica ‘questo è favorito, quello non è favorito', a me sinceramente fanno ridere. Sono finzioni che anche un bambino di dieci anni capisce: chi se ne frega se uno dice ‘questo è favorito' o ‘non è favorito',… tutto fumo ragazzi. Bisogna concentrarsi sul lavoro e poi chissà cosa succede. Poi, la storia di questo club la sapete: come ho già detto prima, un club come questo non parte mai con l’obiettivo di qualificarsi in Champions, lo abbiamo già detto ed è chiaro".