Tremenda gaffe del Real Madrid: il fratello scomparso di Diogo Jota scambiato con un ex Milan

Una pessima figura, senza se e senza ma. Il Real Madrid si è scusato dopo una clamorosa gaffe che inevitabilmente ha fatto il giro del mondo. In occasione di un tributo ai due calciatori scomparsi Diogo Jota e André Silva, la società spagnola ha fatto confusione scambiando il secondo con un altro giocatore. Si tratta di una vecchia conoscenza della Serie A, e omonimo, ovvero André Silva che ha vestito la maglia del Milan.
Clamorosa svista del Real Madrid, scambio di persona imbarazzante
Durante l'Assemblea Generale Ordinaria dei Soci Rappresentanti c'è stato spazio per un omaggio a tutte le stelle del pallone decedute nel 2025. Un'opportunità per ricordare i due portoghesi, che hanno perso la vita in un terribile incidente stradale. Nella foto però ecco qualcosa di molto strano: tutti hanno notato che il calciatore inserito alle spalle di Diogo Jota non era il fratello.
Le scuse ufficiali del Real Madrid
Inserita un'immagine dell'attaccante portoghese André Miguel Valente da Silva, che attualmente milita nell'Elche. Più popolare e protagonista di una carriera più importante di quella del povero consanguineo di Diogo Jota del Liverpool. Inevitabili le scuse ufficiali attraverso un tweet sul profilo ufficiale del club, dopo aver rimosso la foto: "Il Real Madrid CF si scusa con l'Elche CF e il suo giocatore André da Silva per aver erroneamente incluso la sua immagine nel necrologio di un video istituzionale al posto di quella di André Silva, fratello di Diogo Jota, giocatore del Liverpool. Ci rammarichiamo per l'accaduto". Un errore non degno di un club prestigioso come quello blanco.

Chi è l'ex Milan André Silva
Anche in Italia la svista non è passata inosservata, visto che André Silva è noto. Questo attaccante classe 1995 ha vestito la maglia del Milan nella stagione 2017-2018 e anche a inizio 2019, tornato alla base dal prestito al Siviglia. Al suo attivo anche le esperienze al Porto, all’Eintracht, al Lipsia, al Werder e oggi all’Elche. La sua popolarità, soprattutto in terra iberica, non è bastata per impedirgli di finire al centro di questo errore