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Thiago Motta rifiuta la quarta squadra dopo l’esonero: quanto avrebbe risparmiato la Juventus

Thiago Motta ha rifiutato anche la panchina della Real Sociedad dopo Monaco, Leverkusen e Spartak: la Juve continuerà a pagargli il contratto fino al 2027.
A cura di Ada Cotugno
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Thiago Motta chiuderà il 2025 senza panchina, una scelta personale più che una forzatura: l'ex allenatore della Juventus ha declinato l'offerta della Real Sociedad, la quarta squadra ad accostarsi a lui senza ricevere una risposta positiva. Gli spagnoli hanno esonerato Sergio Francisco e avevano pensato a lui per la rincorsa salvezza in Liga, ma l'allenatore ha preferito non tuffarsi in questa nuova avventura.

Secondo quanto riportato da Marca è stato il primo nome al quale il club ha pensato, ma hanno dovuto rivedere immediatamente i loro piani dopo il secco "no" arrivato dall'italo-brasiliano. Alla fine hanno puntato su Pellegrino Matarazzo e la sensazione è che Thiago Motta si stia prendendo tutto il tempo necessario per trovare la squadra perfetta, con grande rammarico della Juventus che continuerà a pagarlo fino al 2027, alla naturale scadenza del suo contratto.

Thaigo Motta non ha ancora trovato una squadra dopo l’esonero dalla Juve
Thaigo Motta non ha ancora trovato una squadra dopo l’esonero dalla Juve

Quanto costa Thiago Motta alla Juventus

La Real Sociedad è la quarta squadra rifiutata dall'allenatore che in precedenza era stato cercato anche da Monaco, Bayer Leverkusen e Spartak Mosca. Nessuna di queste piazze gli ha fatto ritornare la voglia di mettersi in gioco e per questo resta senza una panchina: l'ultima esperienza è proprio quella in bianconero, conclusa a metà della scorsa stagione quando è stato rimpiazzato da Igor Tudor (a sua volta sostituito da Spalletti pochi mesi fa).

Thiago Motta non ha siglato un nuovo contratto e resta legato alla Juve fino al 2027 con un accordo da 5,5 milioni di euro lordi a stagione, ai quali aggiungere anche i costi del suo staff. Praticamente fino alla scadenza i bianconeri dovranno versare oltre 15 milioni di euro all'ex allenatore e ai suoi collaboratori, ai quali aggiungere gli 8 milioni di euro che deve invece a Tudor. La società avrebbe risparmiato una grande fetta della quota se l'accordo si fosse concretizzato, ma al momento l'italo-brasiliano non sembra intenzionato a ritornare su piazza in fretta, almeno non a stagione in corso.

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