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Theo Hernandez devastante: entra, assist e gol. Il Milan vince 2-0 sul Venezia

Tutto nei minuti finali quando Pioli indovina i cambi di un Milan incapace di produrre idee e gioco. Quando entrano Theo e Saelemaekers il Diavolo cambia pelle. Prima segna Diaz la rete dell’1-0, poi ci pensa Theo a mettere la firma del 2-0. Rossoneri di nuovo a braccetto con l’Inter in vetta alla classifica.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ci è voluto Theo Hernandez per destare un Milan imbambolato per quasi 80 minuti. Pioli con le assenze pesanti e un turn over da affrontare mete in campo una formazione inedita, con meno qualità ma che non paga alcun gap contro il neo promosso Venezia. Almeno sulla carta perché in campo, Diaz, Leao, Romagnoli, Rebic latitano per gran parte del match. Poi, nella ripresa, il tecnico rossonero indovina la mossa vincente: dentro Theo e Selemaekers che spaccano il match. L'esterno offre l'assist a Diaz per l'1-0, poi segna su assist del compagno appena entrato per il 2-0. Milan di nuovo a braccetto con l'Inter, in vetta alla classifica (in attesa del Napoli), il Venezia esce da San Siro con zero punti.

Il Milan inizia a gestire la palla, con il Venezia ordinato e attendista. I rossoneri faticano però a crescere di intensità e con i minuti che passano non arrivano azioni da gol importanti. In mezz'ora c'è solo un tiro nella porta lagunare, troppo poco per sperare di rompere gli equilibri. Zanetti chiede ai suoi di restare uniti e senza accelerare in fase di possesso e così è il Milan che deve recuperare palloni e imbastire nuove proposte offensive.

Rebic e Leao latitano in area veneta. i più pericolosi non a caso sono gli esterni che arrivano da lontano come Kalulu e Florenzi. Ma la porta del Venezia non subisce scossoni e la gestione del match da parte del Milan risulta più che sterile. Manca l'accelerazione, la verticalizzazione improvvisa, la qualità. Che c'è in campo ma non c'è la scintilla: Diaz gira spesso a vuoto, Tonali ci prova ma senza movimenti senza palla è difficile trovare spazi e idee.

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Il Venezia resta sulle sue, esce dalla propria metà campo solo quando davvero può per il resto tutti gli uomini di movimento rimangono dietro la linea della palla. Qualche timida apparizione c'è soprattutto nel finale di primo tempo, ma Maignan non si sporca nemmeno i guanti per tutta la prima parte della gara di San Siro.

Anche nella ripresa il Milan fatica più del dovuto: Pioli prova a dare fiducia agli stessi 11 ma alla fine cambia. Al 60′ aumenta la qualità: Saelemakers e Theo in campo per più vivacità ma la manovra non sembra risentirne. I minuti passano e il Venezia accarezza la sensazione di portare a casa un punto pesantissimo. La squadra di Zanetti fa poco ma non si può chiedere di più per un divario tecnico evidente.

La luce viene accesa improvvisamente al 68′ e non a caso dai neo entrati: Saelemakers  crossa lungo, la palla arriva a Theo Hernandez che mette a centro area una palla rasoterra perfetta per Diaz che si avventa e sigla l'1-0 da due passi. Da quel momento inizia un'altra partita con i rossoneri in pressing, che si sbloccano anche psicologicamente. Alla fine c'è il raddoppio con Theo Hernandez il migliore in campo capace di chiudere il match a 5 dalla fine con un perfetto diagonale.

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